L'ANALISI
20 Giugno 2024 - 05:20
Le sedute del parco imbrattate
CHIEVE - In due ore hanno prima imbrattato le nuovissime sedute in pietra del parco del Sagradello e poi, dopo la tirata d’orecchie dei genitori, le hanno ripulite insieme a mamme e papà. Protagonisti della ‘bravata’ con riparazione alcuni ragazzini del paese. Con pastelli a cera colorati e altri strumenti da disegno avevano scambiato le panche per delle lavagne. Era accaduto martedì: uno scempio che non era ovviamente passato inosservato, tanto che anche il sindaca Orietta Berti aveva stigmatizzato il vandalismo.
E proprio il suo post via social ha scosso le coscienze e messo sull’avviso i genitori. Qualche verifica da parte di mamme e papà, che hanno messo sotto torchio i figli e la verità e i responsabili sono venuti a galla. Immediata la telefonata al sindaco, con le scuse, anche nei confronti del resto della comunità chievese. E altrettanto rapido l’intervento per ripulire tutto. Fortunatamente scritte, disegni e scarabocchi non erano stati realizzati con pennarelli indelebili e ciò ha evitato un danno importante.
«È con rammarico che dobbiamo constatare che le nuove panche della zona anfiteatro al parco Pagani-Sagradello sono state oggetto di sfregio, speriamo reversibile — aveva scritto nell’immediato il sindaco —: stiamo già visionando i filmati delle telecamere allo scopo di individuare i responsabili, dopo di che ci muoveremo conseguentemente. Ci auguriamo, nel frattempo, che chi ha compiuto questo gesto si adoperi almeno per provare a ripulire. Il parco è un bene di tutti e, come tale, tutti ne devono avere rispetto e cura».
Ma fortunatamente — come detto — la situazione si è risolta in poche ore. «Sono soddisfatta della pronta risposta dei genitori, che hanno ammesso le responsabilità e si sono dati da fare per rimediare — ha commentato ieri mattina Berti —: a questo punto, per l’amministrazione, la cosa finisce qui. Apprezziamo sia le scuse, sia la pronta collaborazione». Sempre in merito al decoro urbano, l’area del parco ha anche altri problemi. «Ci segnalano la presenza di deiezioni canine nelle zone verdi — conclude il sindaco, eletto da meno di due settimane, con il voto amministrativo di sabato 8 e domenica 9—: provvederemo a monitorare anche questa situazione e se necessario, a sanzionarla. Ricordo che ci sono due videocamere attive che sorvegliano tutta la zona».
Il parco del Sagradello è dedicato alla figura di Maria Maddalena Pagani, per tutti Ninetta, scomparsa nel 2016. Una donna che ha fatto la storia del volontariato chievese, impegnata in ambiti sociali, culturali e religiosi. L’area verde, riaperta a marzo, è stata interamente rimessa a nuovo grazie ai lavori finanziati dal bando regionale di rigenerazione urbana. Il Comune aveva ottenuto un contributo di 120mila euro, a cui l’ente locale ne ha aggiunti 15mila. Oltre a sistemare le due zone alberate, l’impresa ha recuperato la cappella di Santa Maria. Ed è stato approntato uno spazio fitness.
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