Dramma giocoso per musica in tre atti, libretto di Marco Coltellini dall’omonimo libretto di Carlo Goldoni musica di Wolfgang Amadeus Mozart
direttore
Salvatore Percacciolo
regia
Elisabetta Courir
Interpreti principali Salome Jicia (Rosina), Andrea Concetti (Don Cassandro), Raoul D’Eramo (Don Polidoro), Elena Belfiore (Giacinta)
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Prima esecuzione al Teatro Ponchielli di Cremona
Così come il pre-adolescente Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), anche la sua opera buffa La finta semplice fu motivo di contesa in Austria. Commissionata dall’Imperatore, l’opera fu terminata dal poco più che dodicenne Mozart nel 1768, ma essa poté essere rappresentata solo l’anno successivo e per giunta non a Vienna, ma a Salisburgo, presso il Palazzo Arcivescovile, a causa delle rivalità che il genio musicale del giovanissimo compositore era stato in grado di suscitare tra Corte Imperiale ed Arcivescovile. In questo dramma giocoso, il cui libretto è un libero adattamento da uno preesistente scritto da Carlo Goldoni, Mozart si dimostra già padrone delle tecniche stilistiche dell’opera buffa all’italiana, che ai quei tempi riscuoteva unanimi successi in tutta Europa e al cui sviluppo lo stesso Mozart contribuì con la sua produzione successiva. D’altronde, la provenienza goldoniana del testo garantiva a quest’opera giovanile del compositore austriaco una brillantezza drammaturgica di primo livello, che trovò nel vitale tessuto musicale impostato da Mozart un eccellente corrispettivo in ambito sonoro, così da creare quella fondamentale sintesi tra musica e dramma, necessaria ad ogni opera buffa o dramma giocoso che si rispetti.
LA TRAMA L’azione si svolge in una terra del Cremonese.