L'ufficio turistico dell'isola risponde all'indirizzo mailturistico@comune.monteisola.bs.it o al numero di telefono 030-9825088. www.navigazionelagoiseo.it è il sito dove trovare orari e tariffe per la breve attraversata. Si accede all'isola da Sulzano (con sbarco a Peschiera Maraglio) o Sale Marasino (con sbarco a Carzano), sulla sponda bresciana del lago d'Iseo. Dal casello A21-A4 di Brescia centro si prende la tangenziale di Brescia seguendo le indicazioni per Iseo - Pisogne - Val Camonica. Dal Cremasco è invece più comodo raggiungere Soncino e poi proseguire lungo la SS235 oltre Orzinuovi e Lograto per poi salire ad Iseo attraverso Ospitaletto e Rodengo Saiano.
Sui banchi di scuola si è spesso imparato che Montisola è la ‘più grande isola lacustre europea’. In realtà la superficie di Montisola è molto inferiore a quella di alcune isole nei laghi scandinavi: il primato per dimensione è quindi solo nazionale mentre al contrario la sua altezza, 600 metri sul livello del mare, la rende effettivamente l'isola lacustre più alta d'Europa. Sulla sommità dell'isola svetta il Santuario della Madonna della Ceriola, risalente al XIII secolo: la chiesa, semplice nella sua estetica quanto densa di valore spirituale per la presenza di numerosi ex-voto e ringraziamenti per le grazie ricevute, è raggiunta da una fitta rete di sentieri e mulattiere che si dipanano su tutti i versanti dell'isola. La salita più classica prende le mosse da Peschiera Maraglio, il paese dove attraccano i frequenti battelli che collegano Montisola alla terraferma: il dislivello colmato è di poco superiore ai 400 metri. La camminata — agevole salvo alcuni brevi tratti più ripidi — avviene per i primi minuti tra le vie del paese e poi si addentra nei fitti boschi dell'isola — regnano querce, carpini, frassini e castagni— per aprirsi saltuariamente su alcune radure o pochi vigneti.
Quando il bosco è meno fitto la passeggiata regala una straordinaria vista sul lago, sui suoi dintorni — in particolare sulle celebri ‘torbiere di Iseo’ — e, nelle giornate più limpide, sulle maggiori vette delle Orobie. Circa a metà cammino si avvistano dapprima il piccolo isolotto di San Paolo e poco oltre la severa sagoma della rocca Olofredi Martinengo: facile immaginare il ruolo strategico di una fortificazione posizionata in un punto così riparato ma dal quale, allo stesso tempo, si poteva controllare un'ampia porzione di territorio. Sono undici i paesi dell'isola: rustici quelli più in quota — Novale, Cure o Senzano— mentre più turistici risultano Siviano, capoluogo dell'isola dove si trovano numerose case d'epoca, ed i due principali porti di collegamento con la sponda bresciana, Peschiera Maraglio e Carzano. In questi ultimi, si avverte l'eredità di una tradizionale economia legata alla pesca ed all'attività di fabbricazione artigianale delle reti da pesca. Fino a pochi decenni fa, infatti, Montisola era un distretto produttivo che primeggiava su scala mondiale.