L'ANALISI
19 Dicembre 2025 - 16:12
Coach Gigi Brotto
CREMONA - Una settimana iniziata con il sorriso dell’ottimista che rischia di concludersi con la smorfia di chi deve pagare dazio alla sfortuna. E’ la parabola che sta vivendo coach Gigi Brotto, alle prese negli ultimi giorni con un attacco influenzale che sta minando le sue certezze e soprattutto la disponibilità di qualche suo uomo chiave in vista della sfida al PalaRadi contro Tortona.
«Abbiamo vissuto una serata bellissima in compagnia dei partner che ci sostengono, ho visto i miei ragazzi entusiasti nel partecipare all’asta benefica per le storiche maglie della Vanoli che ci hanno permesso di rivivere le esperienze passate in Serie A. Una serata che è stata un apripista notevole in vista della gara contro Tortona che avrei voluto coronare con una vittoria per completare la festa, ma devo fare i conti con qualche intoppo imprevisto. Confido però nella spinta del pubblico, perché il momento non è dei migliori».
Brotto si riferisce al fatto che l’influenza ha messo fuori uso alcuni giocatori. Oggi è difficile fare la conta di chi sarà a disposizione, ma se anche il roster si presentasse al completo, qualcuno non sarà al meglio. Un peccato, perché Tortona «rappresenta una sfida particolare al termine di una settimana di emergenza. Febbre e acciacchi al momento mi impediscono di sapere quanti giocatori avrò a disposizione. Qualcuno sta sostenendo anche degli esami. Al PalaRadi sarà la classica giornata da cuore oltre l’ostacolo. Chiedo agli elementi arruolabili qualcosa di particolare, però due giorni di allenamento produttivi mi fanno stare relativamente contento. Siamo pronti a dare battaglia, ma non tutti saranno al meglio».
Cosa teme di Tortona?
«Sono talmente concentrato da quello che posso avere dai miei che gli avversari passano in secondo piano. Avrei voluto arrivare a questa gara carichi di voglia invece abbiamo lavorato a ranghi ridotti e dovremo rivedere le idee per la gara. Troveremo un modo per giocare al meglio questa sfida».
La Vanoli arriva col peso di un mese senza risultati: di fronte all’emergenza cresce più la fame o lo sconforto?
«C’è questa condizione contingente che mi scoccia perché non arriviamo in condizioni fisiche ottimali. Avevo rivisto la fame di inizio stagione ma oggi non posso prevedere quanta energia potranno mettere in campo i ragazzi. Il campionato ha richieste alte e se non sei al meglio diventa dura. La risposta migliore è questa: la fame nella testa c’è, ma manca la birra per dimostrarlo».
La Vanoli finora ha giocato una buona stagione, era prevedibile che arrivasse anche il momento difficile da gestire?
«Preferirei essere preparato ed essere al completo per affrontare il momento negativo. Le premesse per ricevere Tortona erano diverse, perché eravamo pronti a rimetterci in moto. Ora posso dire che affronteremo la sfida ma non so cosa aspettarmi fisicamente. So bene invece come saremo caratterialmente».
In queste condizioni si potrà scoprire meglio la profondità del roster?
«Potremmo fare ruotare meglio alcuni elementi e avere qualche tiro in più per vederli nel concreto. Da qualcuno aspettiamo una risposta, mi auguro che possa cogliere l’occasione per dare qualcosa in più e mostrarsi».
Per domenica sera alle ore 18, c’è la possibilità che la Vanoli recuperi tutti?
«La possibilità di recuperare tutti non è remota, ma non avremo birra nelle gambe».
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