Ferrari come Rampulla: «Un gol per salvare la Martelli»

PIADENA - Una rimonta da incorniciare firmata Martelli. Sotto di tre reti dopo un quarto d’ora con il Robecco, i giallorossi hanno ripreso gli avversari in pieno recupero. E l’eroe speciale si chiama Edoardo Ferrari. Speciale perché il ventenne cresciuto nella società di Piadena indossa i guantoni da portiere e ha firmato con un gol l’impresa buttando in rete l’ultimo pallone del match. Ferrari come Michelangelo Rampulla nel ‘92. Lui non era ancora nato quando il portiere grigiorosso segnò all’Atalanta: «Me lo ha detto subito mio papà. E comunque da tifoso grigiorosso ho visto le immagini di quel gol».

Ci racconta come è andata domenica?
«C’era una punizione a nostro favore a tempo ormai scaduto. Ho chiesto al mister di poter andare in mezzo. All’inizio ha detto no, ma ho insistito e mi ha dato il via libera».

Ed è corso nell’area del Robecco.
«Mi sono posizionato sul primo palo e peraltro ho notato di essere libero: è stato bravo il mio compagno a battere la punizione, su quel pallone ho saltato e di testa l’ho indirizzato a occhi chiusi verso la porta. Quando ho riaperto gli occhi, mi sono reso conto del gol e sono scattati i grandi festeggiamenti. Una grande emozione per me che non sono abituato».

È arrivato un pareggio prezioso per la Martelli, per tornare a muovere la classifica e provare proprio a dare una scossa al percorso che al momento vi vede in ultima posizione.
«Un punto che ha interrotto la striscia di due sconfitte di fila. Nonostante i tre gol subiti con il Robecco dopo pochi minuti, siamo riusciti a reagire e a tornare in partita, sino ad arrivare appunto a un pareggio per noi prezioso. Un bel segnale».

Domenica c’è la sfida casalinga la Sospirese ed è uno scontro diretto.
«Vogliamo trovare una continuità ai risultati positivi: stiamo lavorando molto per prepararci al meglio e cercare proprio di invertire la rotta e risalire la classifica. E vogliamo ripartire dalla bella ripresa di domenica a Robecco».

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