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BASKET SERIE A2

Juvi: conta fino a Cento...

Coach Bechi prepara la gara di domani sera con gli emiliani

Fabrizio Barbieri

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fbarbieri@laprovinciacr.it

28 Ottobre 2025 - 10:58

Juvi: conta fino a Cento...

Coach Luca Bechi

CREMONA - Tre vittorie consecutive hanno dato entusiasmo e consapevolezza alla Juvi Ferraroni Cremona che domani sera sarà impegnata sul difficile campo di Cento per un altro esame di maturità. La squadra oroamaranto ha ritrovato fiducia, ritmo e continuità, confermando quanto di buono si era già visto nelle ultime settimane. Alla vigilia del match, coach Luca Bechi analizza il momento del gruppo, la sfida in programma e il percorso di crescita dei suoi giocatori.

Che partita si aspetta a Cento?
«Una gara intensa, contro una squadra solida e organizzata. Cento è abituata a giocare con grande energia, in un palazzetto caldo ma sempre corretto. Noi dovremo essere solidi come a Pistoia: la solidità, mentale e difensiva, è la chiave per stare dentro la partita. Di Paolantonio può contare su giocatori italiani di buon livello e su due americani importanti, capaci di accendersi in qualsiasi momento. Per noi sarà una partita fondamentale, anche perché affrontiamo una diretta concorrente nella corsa alla salvezza. Dovremo mantenere la nostra identità e giocare con la stessa intensità delle recenti uscite».

Le ultime gare hanno mostrato percentuali altissime al tiro. È solo fiducia o c’è qualcosa di più?
«Sicuramente stiamo tirando bene, ma il merito non è solo della fiducia: stiamo costruendo tiri di qualità. Quando la circolazione di palla è fluida e si arriva a conclusioni con equilibrio, diventa tutto più semplice. È più facile fare canestro quando sei libero e quando il tiro arriva nel momento giusto dell’azione. È frutto del lavoro quotidiano e dell’impegno dei ragazzi nel cercare sempre la soluzione migliore, anche a costo di rinunciare a un tiro discreto per crearne uno ottimo».

A Pistoia siete partiti fortissimo, poi c’è stato un piccolo calo.
«In una partita è normale avere qualche alto e basso. Ciò che conta è saper gestire i momenti, restare concentrati e non disunirsi. Contro Pistoia abbiamo avuto un ottimo approccio, poi loro hanno alzato la fisicità e noi abbiamo dovuto adattarci. La squadra, però, ha saputo reagire, restare dentro il piano partita e portare a casa un risultato pesante. L’obiettivo è crescere anche nella gestione dei parziali: sapere che in 40 minuti non puoi mai abbassare la tensione».

Il calendario propone tante partite ravvicinate. Come sta la squadra fisicamente?
«La squadra sta bene, lavora con entusiasmo e spirito di sacrificio. È chiaro che la fatica si farà sentire, ma spero che il gruppo continui a resistere e mantenere questa intensità. Il nostro staff sta facendo un grande lavoro per tenere tutti nella miglior condizione possibile. Ogni partita è un’occasione per consolidare il nostro percorso, ma anche per capire dove migliorare».

Bortolin ha avuto un impatto immediato. Quanto può dare alla Juvi?
«Ha portato esperienza, presenza e una dimensione diversa nel nostro gioco interno. Ma prima di tutto voglio ringraziare Morgillo per quello che ha dato alla squadra: il cambio è stato dettato da esigenze tattiche, e lui ha già trovato una nuova sistemazione all’Urania. Ci serviva un lungo con altre caratteristiche e l’occasione per prendere Bortolin è arrivata al momento giusto. Ha grande conoscenza del gioco e si è inserito rapidamente nel gruppo. Sono certo che ci darà una mano importante sia in campo che fuori, con la sua leadership silenziosa».

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