L'ANALISI
17 Ottobre 2025 - 17:16
Gigi Broto, Alessia Zucchi e Andrea Conti
CREMONA - I campioni d’Italia della Virtus Bologna aspettano al varco la Vanoli. E in casa biancoblù, dopo aver visto all’opera la squadra di Ivanovic in Eurolega, si rafforza l’impressione che lunedì sera al PalaDozza ci sarà da scalare l’Everest. Il roster felsineo, quando entra in ritmo e gira a pieno regime, è qualcosa di illegale: Burns e compagni lo sanno. Coach Pierluigi Brotto è pronto all’impatto ma storce il naso.
«Se è vero - commenta il coach biancoblù - che lunedì andremo a Bologna al completo, è anche vero che in settimana un paio di giocatori sono stati bloccati da febbre e mal di gola e altri due hanno trascinato i postumi del match contro Sassari tra caviglia non al massimo e una spalla malconcia».
Brotto non fa molta pretattica.
«Andiamo a Bologna incerottati con l’intenzione di disputare una gara il più dignitosa possibile. Avrei preferito presentarmi là con spirito leggero e combattivo ma non siamo mai stati al completo e non abbiamo mai preparato la gara tutti insieme e quindi non so cosa aspettarmi dai miei giocatori. Dal punto di vista caratteriale so che saremo al massimo, ma dal punto di vista tecnico e tattico so che saremo corti».
La strada da percorrere sarà puntare sulla fisicità?
«Mi aspetto - prosegue Brotto - una gara molto complicata. La Virtus ha tanti giocatori e quindi tante armi a disposizione, bisogna vedere come si presentano dopo un doppio turno di Eurolega e sperare che abbiano qualche acciacco. La loro pallacanestro è inviolabile nelle due metà del campo, quindi difensivamente dovremo reggere l’urto e dovremo essere sguscianti in attacco».
C’è la possibilità che tra Eurolega e campionato possa calare il loro tasso di concentrazione per approfittarne?
«Indubbiamente giocare in Europa è logorante e seppure Bologna abbia giocatori dotati, scendere in campo tre o quattro volte a settimana potrebbe condizionare il rendimento. Speriamo di arrivare con lo spirito giusto per mettere qualche granello di sabbia nei loro ingranaggi. Per la Vanoli sarà una gara di rincorsa, dovremo restare incollati e vedere come andranno le cose».
Brotto riflette anche su Ndiaye e Anigbogu: serve qualcosa in più sotto canestro?
«Sono sicuro che daranno una risposta, perché la prima partita l’avevano giocata con un altro piglio. Domenica scorsa ho puntato sulla versatilità di un quintetto piccolo per recuperare. Lunedì con altri chili in campo potrebbero esprimersi diversamente. Loro si sono allenati normalmente, dopo la riunione video abbiamo condiviso quella che poteva essere la strada del miglioramento e credo che daranno una risposta da lunedì».
La Vanoli scende sul parquet di un palazzetto che genera stimoli anche nei ragazzi più giovani. C’è chi sente maggiormente la gara?
«Do per scontato che quando uno va a giocare a Bologna sia già carico, ognuno ha le proprie motivazioni che lo spingono a fare bene, semmai dovrò cercare di alleggerire la pressione più che metterla per arrivare a disputare la migliore gara possibile».
Il capitano Bruns ha detto che prima di una gara ripete a grandi linee quello che Brotto spiega in settimana. Quanto è prezioso il contributo di un giocatore tanto esperto che sa bene cosa vuol dire misurarsi contro Bologna?
«Avere un’altra voce all’interno del gruppo che esprime concetti elevati è prezioso. Anzi a volte mi tiro indietro io e lascio fare a lui. Burns può spiegare benissimo ai compagni il tipo di tensione e l’atteggiamento che si deve avere contro queste squadre. Credo che lui lo trasmetta meglio di me».
Per avvicinarsi al posticipo di lunedì sera, la Vanoli è stata ospitata dall’Oleificio Zucchi, rappresentato dalla presidente e amministratore delegato Alessia Zucchi.
«La mia presenza è un’eccezione perché questo compito spetta sempre a mio fratello, autentico tifoso dei biancoblù di cui non perde una sola gara. Per me è un’emozione poter seguire questo incontro ma non può mancare il nostro supporto alla Vanoli, una realtà sportiva a cui teniamo molto anche per la cura che mettono nei confronti delle giovani leve. Lo sport come via per educare, insegnare una disciplina e le regole di rispetto e condivisione ci hanno spinto a rinnovare la nostra partnership con la Vanoli basket a cui faccio un grande in bocca al lupo per il campionato».
All’augurio ha contraccambiato il General manager della Vanoli, Andrea Conti.
«È un enorme piacere per noi essere qui anche se non è la prima volta che veniamo ospitati in questa eccellenza del territorio. La Vanoli porta anche messaggi di sostenibilità e sana alimentazione all’interno del proprio settore giovanile per una maggiore attenzione al benessere fisico».
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