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BASKET SERIE A2

Nessun Brindisi per la Juvi

In Puglia sconfitta pesante per la Ferraroni

Fabrizio Barbieri

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fbarbieri@laprovinciacr.it

28 Settembre 2025 - 18:59

Nessun Brindisi per la Juvi

Billy Garrett in possesso palla

BRINDISI - La Juvi affonda a Brindisi 85-60. La seconda di campionato si è trasformata in una serata amara per la Ferraroni Cremona, travolta al PalaPentassuglia da una Brindisi solida, intensa e capace di imporre il proprio ritmo sin dai primissimi minuti. Il calore del palazzetto pugliese, tradizionalmente una bolgia, ha fatto da cornice a un match che i padroni di casa hanno interpretato con energia e determinazione, mentre la squadra di coach Luca Bechi è apparsa da subito intimorita e incapace di trovare certezze.

Brindisi ha indirizzato la sfida già nel primo quarto: la Juvi è stata sorpresa dall’impatto degli avversari scappati sul 27-17, toccando rapidamente la doppia cifra di vantaggio. L’impressione è stata quella di un match a senso unico, con i pugliesi pronti ad alzare il ritmo e gli oroamaranto troppo timorosi per opporsi con la necessaria durezza. A fine primo tempo il punteggio raccontava già di un divario pesantissimo: 53-30, con Radonjic scatenato in attacco e quasi immarcabile.

Nella ripresa la musica non è cambiata. La Juvi ha provato a riorganizzarsi, ma la differenza di intensità è rimasta evidente. Al terzo quarto Brindisi aveva già chiuso ogni discorso portandosi sul 77-44, con la Ferraroni incapace di reggere fisicamente l’urto. L’ultimo parziale, di fatto, è stato soltanto garbage time, utile soltanto per scorrere i minuti fino alla sirena finale.
La Juvi ha così conosciuto la prima sconfitta stagionale, una caduta netta che ha messo in luce quanto sia competitivo il campionato e come contro le big sembri davvero un altro sport. Per una squadra giovane e rinnovata come quella di Bechi, una lezione utile da cui ripartire.
Nonostante la serata complicata, ancora una volta è stato il capitano Panni a mostrare personalità, raggiungendo in fretta la doppia cifra e cercando di tenere a galla i compagni. Il suo contributo, però, è rimasto isolato: troppo poca la collaborazione dal resto del gruppo. A livello difensivo, la Juvi ha sofferto enormemente sotto canestro: Vildera ha fatto la voce grossa a rimbalzo, ma al suo fianco anche i ‘piccoli’ Cinciarini e Copeland hanno inciso con grande efficacia, approfittando delle incertezze cremonesi.

Tra i giocatori più attesi, Barbante e Bartoli – molto positivi all’esordio – non sono riusciti a lasciare il segno, mentre gli americani Garrett e McConico hanno faticato a trovare ritmo e impatto, pagando l’aggressività della difesa avversaria. È mancata soprattutto la continuità nell’intensità, il vero marchio di fabbrica che Bechi chiede ai suoi ragazzi per affrontare squadre di questo livello.

Brindisi, dal canto suo, ha dato dimostrazione di solidità: energia, presenza fisica e qualità nelle rotazioni hanno fatto la differenza, confermando la squadra pugliese come una delle candidate più serie per la promozione.
Ora la Juvi dovrà reagire subito, senza lasciarsi abbattere dalla severità del punteggio. Domenica alle 18, al PalaRadi, arriverà un’altra corazzata come Rimini: un test durissimo ma anche l’occasione giusta per dimostrare carattere davanti al pubblico di casa.
La sconfitta di Brindisi brucia, ma può diventare un passaggio formativo importante. Il campionato è lungo e la Juvi, consapevole delle proprie difficoltà ma anche delle potenzialità viste contro Forlì, dovrà imparare a tenere alta l’energia per tutti i quaranta minuti.

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