L'ANALISI
11 Dicembre 2024 - 22:53
I giocatori della Juvi
DESIO - Una Ferraroni Juvi Cremona ai limiti del commovente mette paura alla corazzata Acqua San Bernardo Cantù dimostrando ancora una volta di essere formazione dura a morire. Dopo un avvio da incubo – non solo per il ritardo con cui è arrivata al PalaDesio – contrassegnato dalla mareggiata canturina che ha portato i padroni di casa sul +19 nel primo quarto, gli uomini di Bechi, come successo nel terzo quarto con Forlì, hanno messo in campo furore agonistico e lucidità compiendo il sorpasso al 28’ e cedendo solo nel quarto periodo, frenata anche dai problemi di falli. Certo, con le sconfitte onorevoli non si fa la classifica, ma è con questo carattere che verranno anche le vittorie.
La Juvi ha iniziato la partita commettendo l’errore di adeguarsi al ritmo forsennato impresso al match dai padroni di casa. McGee irreale e la fisicità nel pitturato a mettere all’angolo i cremonesi sino al 27-10. Il merito di Cremona è stato quello di non uscire dal match, di rientrare pazientemente in campo e grazie alle invenzioni di Brown ha ritrovato fiducia certificando con Polanco – 7 consecutivi – il ritorno definitivo del match per il 36-31 del 15’. Con l’inerzia completamente ribaltata Massone e soci hanno cavalcato l’energia positiva costringendo i brianzoli a giocare sotto ritmo e ad affidarsi a soluzioni estemporanee. I canturini sono rientrati dall’intervallo convinti di assestare la spallata al match tentando di approfittare dei falli di Morgillo e di quelli che presto hanno costretto all’esclusione anche Giombini. Basile non aveva fatto i conti con Barbante, dominatore dell’area, e Massone, Re Mida del terzo quarto con le giocate capaci di riportare Cremona dal 49-42 al 51-50. Dopo tanto rincorrere, nonostante qualche fischio generoso ed un tecnico a Barbante, la Juvi ha messo per la prima volta il naso avanti sul 56-57 di Massone al 28’ ma i canestri di puro talento di Moraschini e Baldi Rossi hanno chiuso il quarto sul 66-60. Il centro pretoriano di coach Brienza è rientrato con due triple clamorose nel quarto periodo fiaccando definitivamente la resistenza di una Juvi messa in ulteriore difficoltà dai problemi di falli dei propri lunghi.
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