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BASKET SERIE A2

Juvi pronta per Brindisi. Bechi: "Non c'è cosa migliore che rimetterci subito in gioco"

Gli oroamaranto provano a cancellare la sconfitta contro Piacenza

Ivan Ghigi

Email:

ighigi@laprovinciacr.it

05 Novembre 2024 - 15:31

Juvi pronta per Brindisi. Bechi: "Non c'è cosa migliore che rimetterci subito in gioco"

Un time out della Juvi Ferraroni

CREMONA - La Juvi aspetta l’appuntamento serale contro Brindisi con particolare attenzione e voglia di riscattare il ko contro Piacenza e coach Luca Bechi parte prendendo le difese della squadra.
«Lo faccio solo per chiudere un cerchio — precisa il tecnico — perché abbiamo giustamente ricevuto delle critiche e non ci nascondiamo, ma io sono l’allenatore e quindi mi sento il principale responsabile. Non voglio essere banale, lo penso veramente. I ragazzi sono stati semplicemente sopraffatti dalla tensione di una gara che sulla carta per la prima volta ci vedeva favoriti, ma voglio sottolineare che questi giocatori sono gli stessi che hanno fatto anche grandi gare in casa e devono essere sostenuti e stimolati, anche da me, a fare meglio».

Buttando un occhio alla classifica, si rischia di paragonare la sfida contro Brindisi a quella contro Piacenza.
«Brindisi arriva dalla massima serie, sappiamo che hanno difficoltà fisiche e defezioni in una roster ambizioso. Le assenze rompono gli equilibri ma dobbiamo concentrarci a ritrovare energie e tornare a giocare come sappiamo. Credo che non sia il momento di fare tattica contro gli avversari, bisogna solo mettere il focus su noi stessi e pensare a vincere questa gara. Sarà una sfida più fisica, più intensa e nervosa tra due squadre che vengono dalla sconfitta. Credo che energia, attitudine e desiderio di fare bene siano gli ingredienti che servono a vincere gare come questa. In questo calendario di gare serrate non c’è cosa migliore che tornare subito in campo e rimetterci in gioco».

Cosa avete curato per arrivare carichi?
«Abbiamo curato aspetti come l’attenzione alla gestione dei possessi e il bilanciamento offensivo che dà la possibilità di proteggerci dalle transizioni degli altri e poi abbiamo lavorato su una maggiore consapevolezza di essere tutti necessari nel rimbalzo difensivo».

C’è un giocatore che temete di più?
«Credo che De Vico sia un elemento di intelligenza e caratura elevata. È un giocatore che noi rispettiamo e conosciamo le sue qualità. In generale però servirà rabbia facendo il doppio del lavoro, perché credo che sarà una gara dai toni accesi».

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