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Pick & Roll: Vanoli al lavoro sui lunghi, la Juvi misura ogni passo

Con Eboua, Poser, la probabile conferma di Zanotti e l’idea Caruso, i biancoblù partono spediti. In casa Ferraroni prosegue la gestione oculata per comporre una rosa di giovani e più esperti

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

04 Giugno 2024 - 15:04

La Vanoli fa ricredere tutti, la Juvi ko con onore

Conti e Abbiati

CREMONA - Non si vede ma c’è grande fermento in casa Vanoli per la costruzione della nuova formazione che prenderà parte al prossimo campionato di serie A, e spicca in questo senso l’apertura di una stretta collaborazione del club cremonese con l’Olimpia Milano. Dopo la riconferma di coach Luca Bechi, nulla trapela invece (per il momento) a riguardo dei movimenti di mercato che vede protagonista la Ferraroni JuVi di A2.

SERIE A: VANOLI

Alla vigilia dello scontro finale per il titolo nazionale tra Segafredo Bologna e EA7 Armani Milano, e in conseguenza dell’accordo (non ancora ufficializzato) con la permanenza in prestito per una stagione di Paul Eboua in biancoblu, sembra aprirsi all’orizzonte una sorta di collaborazione tra la Vanoli e la società milanese di ‘Re Giorgio’ Armani. Il club del capoluogo lombardo, che da sempre tiene monitorato tutto quanto succede in Italia (e non solo) in ambito cestistico, ha evidentemente apprezzato il lavoro svolto a Cremona dal club di Aldo Vanoli, dal gm Andrea Conti e, dal punto di vista tecnico, da coach Demis Cavina.

Milano investe da sempre a lungo termine sui migliori prospetti italiani; la crescita di Paul Eboua non è quindi passata inosservata e con il giocatore camerunese di formazione italiana (da quanto trapela) i nipoti delle scarpette rosse avrebbero stipulato un accordo pluriennale. Non potendolo schierare la prossima stagione (Milano vuole assolutamente rilanciarsi in Europa e costruire un roster da Final 4 di Eurolega), ecco che si è trovato l’accordo che consente ad Eboua di rimanere un anno a Cremona.

E con lui, ecco la novità, pare possa arrivare l’ala forte Guglielmo Caruso (classe 1999, 208 cm. di altezza), giocatore nella rosa della Nazionale maggiore - firmato da Milano fino al 2027 - e con necessità di un aumento di minutaggio rispetto alla stagione in via di conclusione. Con Eboua, Caruso, il nuovo arrivato Federico Poser e la probabile conferma di Simone Zanotti, ecco che il settore lunghi della Vanoli sarebbe quasi bello che pronto.

Da quanto dichiarato da Conti, Eboua dovrebbe partire da 4 titolare (posizione che comunque va meritata), e anche Caruso potrebbe essere investito del ruolo di centro del quintetto base (ricoperto già a Varese). Le voci in questa direzione sono parecchie, non resta che attendere l’ufficialità da parte dei club interessati; e, secondo alcuni commentatori nazionali, l’asse Cremona-Milano potrebbe portare all’ombra del Torrazzo anche un altro giocatore dell’ampia rosa meneghina.

Chi invece si allontana dal PalaRadi pare essere il capitano Andrea Pecchia: il giocatore è in cerca di nuovi stimoli (come ad esempio giocare una coppa europea) e sembra stia cedendo alle lusinghe arrivate da Trento e dal suo ex allenatore Paolo Galbiati. Tutti sappiamo (tutti sanno) quanto Andrea sia un atleta esperto, affidabile e dedito al lavoro, il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe nella propria squadra. Galbiati queste qualità le conosce bene ed ecco dunque che Pecchia sembra orientato ad esercitare l’uscita dal contratto con la Vanoli per approdare proprio a Trento.

Al posto di Pecchia potrebbe arrivare Federico Zampini, 25enne guardia, reduce da una stagione a Forlì in A2. Capitolo playmaker italiano: per sostituire il partente Denegri, Conti e Cavina sono in cerca di un giocatore che dia garanzie e i nomi che circolano sono sempre quelli di Michele Ruzzier e Alessandro Zanelli, mentre Gianluca Della Rosa è stato confermato a Pistoia. In alternativa si valutano giovani di talento e carisma, la sensazione è che si debba attendere la fine dei vari campionati di A e A2 ancora in corso. La Vanoli vorrebbe puntare nuovamente su Trevor Lacey, leader in campo e nello spogliatoio; l’agente però pare abbia sparato grosso e la trattativa è per ora in stallo. Per gli altri stranieri è aperta la caccia a giocatori con qualità tecniche e personali in grado di adattarsi allo stile della Vanoli.

SERIE A2: FERRARONI JUVI

Non è un momento semplice per il mercato della Ferraroni JuVi. Partito Luca Vincini, per il quale il Banco di Sardegna Sassari di serie A ha pagato il buyout al club gigliato, sotto contratto rimane l’ala Cosimo Costi. Con lui e con gli altri giocatori che hanno fatto parte del roster 2023-2024, il direttore sportivo Marco Abbiati – in stretto contatto con coach Luca Bechi, rientrato ieri da Malaga dove ha presenziato ad un Camp per giovani Under 18 di talento e sicuro avvenire - ha avviato una serie di colloqui informativi per valutare eventuali conferme.

In questa parte della stagione sportiva, però, è difficile giungere a conclusione di trattative, a meno che sei in possesso di un budget elevato sopra la media e sei deciso ad allestire una formazione votata a raggiungere traguardi ambiziosi. Per tutti gli altri, visti i costi spropositati sparati dai procuratori, non rimane che attendere che le pretese si sgonfino e che si possa trattare su cifre abbordabili.

La Ferraroni JuVi ha anche avviato un giro di richiesta informazioni riguardo ad atleti che piacciono al coach e in possesso di quelle qualità e caratteristiche tecniche e di combattività adeguate ad abbracciare il progetto juvino; anche in questo caso però, si deve rimanere alla finestra e attendere tempi maggiormente propizi. Del resto, come è facilmente intuibile, la Ferraroni JuVi vuole costruire un gruppo (sulla scia dello scorso campionato) che garantisca un mix di esperienza e gioventù; per questo la ricerca è mirata da una parte verso giocatori conoscitori della categoria e in cerca di riscatto, dall’altra verso ragazzi vogliosi di dimostrare il proprio valore e quindi in cerca di un trampolino di lancio per la propria carriera.

E, in entrambi i casi, la società della famiglia Ferraroni ha dimostrato di essere la soluzione ideale per tutti coloro che vogliono raggiungere questi obiettivi. Bisogna, in questo momento, avere pazienza e confidare sulle innate doti da segugi di Abbiati e Bechi, coppia che ha dimostrato un’ottima intesa e il cui lavoro ha regalato grandi soddisfazioni alla società e alla tifoseria.

Il prossimo step della Ferraroni JuVi è quello di assestarsi ulteriormente nella categoria, stando con i piedi ben saldi a terra e perseguendo la medesima strategia gestionale; basta dare un’occhiata a quanto sta succedendo in tutta Italia, anche vicino a noi - tra club costretti pur di sopravvivere alla chiusura o a dolorose fusioni, con tanto di tifoserie in subbuglio (ma quando la Federazione deciderà di cambiare rotta, stando al fianco dei club e non ‘perseguitandoli’ con continui balzelli, anche a livello giovanile?) - per rendersi conto delle difficoltà economiche e burocratiche in cui sono costrette a muoversi le società (di qualsiasi categoria).

Chi promuove la pratica sportiva andrebbe premiato, sempre, non penalizzato. Dunque, va più che apprezzato il lavoro di un sodalizio come la Ferraroni JuVi, intenzionato anche a ristrutturarsi a livello organizzativo e di organigramma societario; ma anche per questo bisogna avere pazienza e trovare le persone giuste, che garantiscano una crescita professionale per quella che è un’azienda vera e propria. Anche i supporters gigliati diano tempo al tempo, restando in fiduciosa attesa.

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