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Vanoli: 'Vedevo la serie A in tv, adesso è casa mia'

Denegri e il suo momento magico al primo anno nella massima categoria

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

20 Dicembre 2023 - 09:30

Vanoli: 'Vedevo la serie A in tv, adesso è casa mia'

Davide Denegri

CREMONA - «Non me l’aspettavo, sono partito senza aspettative essendo questo un campionato nuovo per me. Ho pensato solo che avrei di sicuro dato il massimo, senza farmi troppe domande e sta andando davvero bene. Ovviamente sono molto contento che sia così». Davide Denegri, 25 anni, guardia della Vanoli, fa parte di quel blocco italiano che è stato riconfermato dalla A2. Al suo secondo anno in biancoblù però, sta ripagando la fiducia con un rendimento al di sopra di ogni aspettativa, dimostrandosi spesso, una pedina fondamentale nello scacchiere di Cavina.

Ma se l’aspettava così la serie A?
«La seguivo in tv e sapevo che avremmo trovato un livello maggiore di atletismo, perchè ci sono proprio corpi più grossi in campo. Ed è l’aspetto forse più determinante del salto di categoria».

Lei era all’esordio in questo campionato, ma paradossalmente il suo rendimento è anche maggiore in A.
«È vero, ma credo dipenda dal fatto che conoscevo già diversi compagni e lo stesso allenatore. Conoscere i suoi metodi, essendo al secondo anno con lui, ha aiutato il mio rendimento».

Al termine della partita di domenica scorsa ha ricevuto i complimenti del coach di Tortona.
«Mi ha fatto piacere ricevere i complimenti di Ramondino. Ho lavorato tanto con lui a Casale Monferrato ed è uno degli allenatori che mi ha dato di più, sia come coach, che come persona. Sono grato a lui e alla formazione che mi ha dato. Se sono il giocatore che sono oggi lo devo principalmente a lui».

Domenica il big match contro la corazzata Milano. Come state preparando questa sfida?
«Diciamo che abbiamo fatto il primo allenamento ieri. È una partita che per tutti noi non ha bisogno di grandi presentazioni e per cui non sono necessari stimoli particolari, un po’ come è successo contro Bologna. Cercheremo di vincere la partita consapevoli delle difficoltà che porta con sè. Quando giochi contro queste squadre la fisicità è l’aspetto più difficile da affrontare. Loro hanno diversi giocatori fuori per infortunio, ma hanno talmente tanti cambi, che la qualità in campo rimane altissima. Cercheremo di fare la nostra partita, di imporre il nostro gioco e di fare bene quello che sappiamo fare. Nessun risultato è mai scontato nel basket, ma nello sport in generale».

Come si trova a Cremona?
«Sto molto bene. Ormai è il secondo anno che sono qui e mi sono ambientato. La città è a misura d’uomo, la mia ragazza poi ora vive con me e quindi ho ancora più serenità. La mia famiglia inoltre è a Serravalle, a un’oretta di strada e anche questo mi consente di vivere più serenamente».

Gioca a padel? Lo sport del momento?
«La mia ragazza ha dato una mano all’organizzazione durante l’inaugurazione del CremonaPalaPadel e io ho giocato, ma solo una volta perchè mi piace più il tennis. Qualche volta gioco con lei, soprattutto d’estate. La mia fidanzata è una sportiva, giocava a pallavolo. Ora non più ma nei mesi caldi per tenerci in forma giochiamo a tennis nel campo che abbiamo vicino a casa».

Tifoso di calcio?
«Non sono un super tifoso però sono juventino e mi piace seguire le partite dei bianconeri. Più in generale guardo tutto lo sport. Ho visto il grande Sinner nelle Finals di Torino, anche se penso che in pochi non le abbiano viste».

Fine anno, tempo di bilanci e auguri.
«Spero che il 2024 sia positivo quanto lo è stato il 2023, sia per me che per la società. Finisce un anno che è stato di grandi successi e spero ne centreremo di nuovi. La salvezza prima di tutto, poi chissà».

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