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Zanotti: 'I canestri da tre, Ken Follett e Scafati'

Il pivot della Vanoli in vista della sfida contro i campani di domenica

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

26 Ottobre 2023 - 20:16

Zanotti: 'I canestri da tre, Ken Follett e Scafati'

Simone Zanotti in possesso palla

CREMONA  - È stato il primo acquisto della stagione, quello che serviva a completare il ‘reparto italiani’ per così dire. Trent’anni, tanta gavetta e grande esperienza accumulata negli anni di servizio, Simone Zanotti, classe ’92 per 208 cm di altezza, era reduce da una stagione non facile a Napoli, ma a Cremona è arrivato con grande entusiasmo e voglia di far bene. Coach Cavina lo stima molto e gli sta dando grande fiducia. Fiducia che Simone avverte e che ripaga con la massima abnegazione in campo. Sabato scorso in casa con Reggio Emilia è arrivata la prima sconfitta casalinga per soli 4 punti, ma la squadra e Zanotti, hanno dimostrato comunque il loro grande potenziale.

'Perdere non piace a nessuno e anche se sappiamo di aver giocato abbastanza bene, se poi non porti a casa i 2 punti resta una magra consolazione. Certo è vero, abbiamo perso davvero per un soffio, ma non possiamo crogiolarci con questo pensiero. Dobbiamo subito riaggiustare l’assetto e affrontare con ancora maggiore carica la prossima'.

Lei ha la stima del coach che le sta dando minuti e fiducia. Soddisfatto?
'Lo sarei pienamente se agli sforzi corrispondessero i risultati. Sto provando a dare il massimo soprattutto in difesa. Cerco di rendermi utile in tutti i modi anche se mi rendo conto che dovrei essere più preciso in attacco e nello specifico nei tiri da tre che fanno parte del mio bagaglio tecnico. Domenica scorsa è stata una partita combattuta anche se gli abbiamo lasciato troppo spazio in attacco. È vero che Reggio ha tanti realizzatori e ottime percentuali in questo senso, ma alla fine abbiamo perso solo di quattro punti, di certo non ci hanno dominato, bastava davvero poco e il risultato avrebbe potuto essere diverso. E inutile comunque fossilizzarsi sul passato e su cose che non possiamo cambiare. Dobbiamo concentrarci piuttosto subito sul prossimo obiettivo'.

Quello con Scafati in trasferta, sarà di fatto il primo vero scontro diretto.
'È vero. Loro sono una buona squadra e hanno appena preso anche un ottimo play, il lettone Janis Strelnieks. A livello difensivo inoltre, ci possono fare davvero male. Hanno un team esperto che sa giocare e dobbiamo prepararci bene. Questo è un campo caldo, forse uno dei più caldi del campionato e sarebbe importante portare a casa un risultato positivo. Darebbe una grande spinta sia sul piano della fiducia che per la classifica. E per noi giocatori anche, sarebbe una bella boccata d’ossigeno'.

Come si preparano partite importanti come questa?
'Non c’è un modo particolare. Si preparano tutte nello stesso modo. Che l’avversario sia Scafati o Milano, devi giocare contro 5 giocatori che sono pronti a dare il meglio. Cerchi di capire gli errori da evitare magari, ma l’attitudine è la stessa. Certo se arrivi a un incontro in striscia positiva, magari sei più carico, perché hai vissuto la settimana in maniera diversa rispetto a dopo una sconfitta, ma tutti sappiamo che è bene lasciarsi alle spalle le sensazioni negative anche se è umano subire qualche strascico. Bisogna però cercare di essere freddi e lucidi, fa parte del nostro essere professionisti'.

E fuori dal campo chi è Simone Zanotti?
'Uno a cui piace molto leggere anche se in questo periodo non lo sto facendo perché non sono nel mood. Preferisco riposare dopo pranzo. Normalmente però vario dai romanzi ai saggi. Uno dei miei scrittori preferiti è sicuramente Ken Follett. Mi sono innamorato del suo modo di scrivere e ho letto quasi tutti i suoi libri'.

Da Torino a Cremona, il fil rouge è solo il fiume Po. Ride.
'Sì, in effetti sono due realtà molto diverse, ma a Cremona mi trovo bene perchè io preferisco le città piccole che sono più vivibili.

Juventus o Toro?
'Non so neanche chi giochi nè nel Torino, nè nella Juve. So solo che i cittadini di Torino tifano Toro. E che quelli della Juve arrivano per lo più, da fuori città. Ma io non seguo, sono proprio estraneo al calcio. Non ho passioni particolari in realtà, mi piace andare in bici e viaggiare. Vado molto in mountain bike perché io abito un po’ fuori Torino, in un luogo tranquillo dove ci sono tanti boschi. Non ci sono industrie e i posti del circondario sono molto belli'.

Fidanzato?
'Sì. Sono fidanzato. Lei è di Porto Recanati ed è una pallavolista. L’anno scorso abitava con me perché giocava in una squadra vicino a Napoli. Quest’anno invece siamo lontani, ma cerchiamo di vederci ogni 10/15 giorni. Non è il massimo, ma mi capisce benissimo, facendo più o meno lo stesso lavoro. Lei gioca in B2, quindi ha un po’ più di libertà e allora può ‘sacrificarsi’ e viaggiare per venire qui'.

Tornando al basket, che stagione si aspetta?
'Sarà un’annata dura perché il campionato è di alto livello e non ci sono squadre materasso. Però la stagione è lunga e sono fiducioso perché abbiamo una squadra unita e composta da tante brave persone. Tutti vogliono mettersi in gioco, sono molto disponibili al sacrificio e a dare il massimo ogni giorno. È importante questo. Per cui credo che faremo davvero bene'.

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