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MARTIGNANA DI PO

L'ingresso di don Claudio Corbani: «Sempre avanti senza aver paura»

Paese in festa per il nuovo parroco. La comunità: «Siamo pronti a camminare insieme e a condividere la fatica»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

14 Settembre 2024 - 19:11

L'ingresso di don Claudio Corbani: «Sempre avanti senza aver paura»

Don Claudio Corbani e il vescovo Antonio Napolioni

MARTIGNANA DI PO - «Andiamo avanti». Ha citato Papa Benedetto XVI il nuovo parroco don Claudio Corbani, nel suo saluto, al termine della messa di ingresso presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. «La Chiesa è una realtà sempre in cammino, mai ferma, non stagnante. Ecco l’augurio che faccio a me e alla comunità di Martignana: di andare avanti camminando dietro al Signore con impegno, senza paura, anche nelle difficoltà».

Don Claudio ha ringraziato il vescovo, i sacerdoti suoi amici, don Gino Assensi «che mi ha accolto con molta delicatezza e molta attenzione», le comunità qui presenti, le autorità, il sindaco Alessandro Gozzi e il sindaco Biondo Caruccio (di Pozzaglio, nda), e tutte quelle persone che nel silenzio, nell’umiltà hanno voluto preparare questa celebrazione bella, profonda, allo stesso tempo anche semplice. E un grazie in particolare alla mamma perché mi è sempre stata vicina». Parole accolte da un applauso caloroso.


Il via alle 16 sul sagrato con il saluto di Gozzi, che ha ringraziato anche don Assensi per i suoi nove anni e ha invitato i martignanesi ad accogliere al meglio don Claudio. Poi la lettura del decreto di nomina vescovile da parte del vicario zonale don Davide Barili. A nome del consiglio pastorale parrocchiale Marisa Rosa ha assicurato «la nostra buona volontà. Le offriremo le nostre idee e le nostre tradizioni di popolo cristiano, assieme alla preghiera: da oggi cammineremo insieme, condivideremo la fatica, impareremo a conoscerci».

Poi il dono di ampolline per gli olii. Nella sua omelia, il presule ha consegnato a don Claudio il «programma» del suo ministero: «Cammina, da una casa all'altra, da una persona all'altra, da un bambino all'altro, da una storia all'altra. Senza giudicare». Infine, ha incoraggiato la comunità ad accogliere don Claudio con spirito di gratitudine e apertura, permettendogli di scoprire «tutto il bene che c’è». 

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