L'ANALISI
22 Ottobre 2022 - 05:15
CASALMAGGIORE - Trenord replica ai sindaci del territorio sui Colleoni e Ferrovienord, che gestisce la commessa di fornitura dei treni, ha già comunicato a Stadler il blocco delle consegne e dei pagamenti, fino a che non saranno risolti tutti i problemi di affidabilità dei mezzi. Rimane alta, quindi, l’attenzione sulla vicenda. «Trenord ha sospeso la circolazione dei treni Colleoni entrati recentemente in servizio sulla linea Brescia-Piadena-Parma. I nuovi convogli realizzati dalla società svizzera Stadler hanno evidenziato inconvenienti tecnici e incompatibilità tra il software di bordo e i sistemi di terra. Sulla linea continueranno pertanto a circolare esclusivamente le automotrici Aln668 risalenti agli anni ’70 e ’80, finché la società svizzera Stadler non avrà attuato interventi risolutivi».
È la replica di Trenord ai sindaci Filippo Bongiovanni di Casalmaggiore, Matteo Priori di Piadena Drizzona e Pierguido Asinari di San Giovanni in Croce che hanno espresso la loro amarezza, dalle colonne di questo giornale, di sospendere la circolazione dei treni Colleoni a pochi giorni di distanza dal primo e inaugurale viaggio, avvenuto il 12 settembre scorso. Una questione di cui si è parlato anche mercoledì scorso a Cremona nel corso dell’incontro «La sfida della mobilità, Cremona sul treno del futuro» che si è svolto nell’Aula Magna del Campus Santa Monica dell’Università Cattolica. In definitiva una speranza — non solo per i sindaci, ma anche per i molti pendolari della Brescia-Parma — di poter viaggiare in modo comodo e possibilmente in orario, dopo anni di disagi, guasti, ritardi.
«Permangono in primo luogo — prosegue Trenord — problemi di interfaccia tra gli apparati di terra di Rfi e quelli di bordo del treno per il sistema di controllo: è stato attivato un gruppo di lavoro tra Rfi, Stadler e Trenord per risolvere tale criticità che causa ritardi nella marcia del treno. Inoltre, nelle prime settimane di servizio, i treni (ad oggi ne sono stati consegnati 3) hanno manifestato problemi di affidabilità inattesi e sorprendenti considerato che la ditta costruttrice, la svizzera Stadler, vanta una notevole esperienza nel settore ed è uno dei principali costruttori di treni in Europa».
«Durante la prossima settimana — sottolinea Trenord — verrà adottata una versione aggiornata del software di gestione dei treni che, secondo le previsioni del costruttore, dovrà essere risolutiva di una serie di criticità manifestatesi. Trenord ha immesso in servizio il primo Colleoni, lo scorso 12 settembre, in seguito agli esiti positivi delle corse prova effettuate nel circuito di Bologna e sulla linea Brescia-Parma. Le irregolarità manifestatesi in modo imprevisto nelle prime settimane di esercizio hanno però superato le usuali problematiche connesse all’immissione di un treno completamente nuovo; per questo Trenord ha dovuto escludere dall’esercizio tutti i treni nuovi. I problemi di ‘dialogo’ fra sistemi di bordo e di terra causano la frenatura di emergenza delle corse e rendono necessaria una procedura manuale, da parte del gestore dell’infrastruttura. Ogni perdita di contatto – in alcune corse se ne sono registrate fino a quattro – provoca un ritardo compreso fra i 5 e i 15 minuti. A tutto questo si aggiunge – come già precedentemente comunicato – il fatto che i sistemi di bordo dei nuovi treni, adeguati alle più recenti normative di sicurezza, nell’avvicinarsi ad alcuni segnali disposti ‘a via impedita’ – i semafori rossi – innestano automaticamente una velocità di 10 chilometri all’ora. Questi continui rallentamenti causano un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza. Trenord ha chiesto a Rfi di realizzare le azioni di adeguamento dell’infrastruttura che possano consentire di evitare i rallentamenti a 10 chilometri all’ora, in assenza delle quali si dovrà proporre all’ente regolatore un allungamento dell’orario e dei tempi di percorrenza».
«La commessa — conclude Trenord — prevede la consegna entro il 2024 di 30 Colleoni, treni ibridi destinati alle linee non elettrificate della Lombardia. Ognuno di questi costa 6,4 milioni di euro». Quindi Colleoni fermi ai box e falsa partenza dei nuovi convogli sulla linea Brescia-Parma. Un problema probabilmente inatteso e non prevedibile costringe quindi a rimandare l’operazione di ammodernamento, tanto auspicata da amministratori e pendolari del territorio, a data da stabilirsi. Non resta, per ora, l’amarezza e il rammarico espressa dai tre sindaci e la speranza che i problemi ai Colleoni vengano risolti al più presto e che la tratta ferroviaria in questione possa realmente subire un’accelerazione di modernità, comfort e sicurezza.
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