L'ANALISI
28 Ottobre 2020 - 08:05
PIADENA DRIZZONA (28 ottobre 2020) - «Si tratterà solo ed esclusivamente di un deposito temporaneo di prodotti, che poi verranno avviati agli impianti di smaltimento posti altrove». Parole dell’ingegnere bresciano Daniele Antelmi, responsabile tecnico della Trasporti Pesanti srl che ha curato, avvalendosi di una serie di esperti, la corposa documentazione necessaria alla presentazione dell’autorizzazione unica per la realizzazione dell’attività di deposito di rifiuti pericolosi e non pericolosi presso il terminal di Piadena Drizzona. Domani, sul tema, è prevista la conferenza di servizi.
Sulla vicenda, interviene «come cittadino» l’ambientalista Cesare Vacchelli. Dopo aver visto il cartello dei lavori di manutenzione, in corso presso la stazione, Vacchelli rileva «la stretta correlazione tra questi lavori e la richiesta di autorizzazione, avanzata alla Provincia, dalla ditta Trasporti Pesanti srl. Dalla documentazione presentata dalla ditta e pubblicata sul sito della Regione risulta, inoltre, che l’elenco dei rifiuti, in particolare di quelli pericolosi, di cui la ditta chiede l’autorizzazione per il loro deposito e trasporto comprende tutti i possibili codici di rifiuto codificati a livello europeo, e con essi, abbiamo motivo di pensare, anche i potenziali rischi e pericoli correlati. Risulta quindi di grande preoccupazione, per non dire di allarme, il fatto che questa attività interessi anche il deposito ferroviario presso la stazione di Piadena, in centro abitato, a pochi metri dalle case, dall’asilo nido e dalla scuola materna».
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