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EMERGENZA SANITARIA
Il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni
CASALMAGGIORE (29 marzo 2020) - «Sono passati 37 giorni dal 21 febbraio 2020, giorno in cui si scoprì il primo caso in Italia di Covid-19. A Casalmaggiore il primo accertato fu il 25 febbraio. Da quel giorno sono cresciuti i ricoveri per polmoniti, dapprima in modo molto veloce, oggi meno, per fortuna. Tuttavia siamo arrivati a 100 casi ufficiali. Per 15 di questi non c’è stato nulla da fare, sono deceduti e per loro non è stato nemmeno possibile svolgere un funerale degno di un estremo saluto. L’età media dei deceduti è 80 anni. Quasi tutti avevano altre patologie, alcune molto gravi. È presto per sapere con certezza se siano morti di o con il Covid-19». Parole del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, che fa il punto della situazione fornendo numeri aggiornati. «Sto elaborando con l’ufficio anagrafe una statistica che sarà resa nota il primo aprile sull’andamento demografico dei decessi, raffrontato agli anni scorsi. Dei 100 casi, 43 sono in città, 57 nelle frazioni, tutte hanno almeno un caso accertato. 26 sono i cittadini tuttora ricoverati, mentre 49 sono al domicilio, alcuni sono stati dimessi dall’ospedale e considerati guariti, altri sono sempre rimasti a casa in isolamento», spiega il sindaco.
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29 Marzo 2020
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