L'ANALISI
24 Agosto 2020 - 07:00
WASHINGTON, 23. — Viene annunciato alla Casa Bianca che l'ambasciatore francese a Washington deporrà domani a mezzogiorno gli strumenti di ratifica del Patto atlantico da parte del governo francese.
Seguirà una breve cerimonia nel corso della quale il presidente Truman leggerà un proclama annunciante l'entrata in vigore del Patto Atlantico.
Dietro sua richiesta l'ambasciatore di Jugoslavia negli Stati Uniti, Kosanovic, è stato ricevuto alle ore 19 di oggi da Dean Rusk, segretario di stato aggiunto per gli affari politici. Non si conosce lo scopo di questo colloquio, ma si ritiene che debba mettersi in relazione all'attuale stato di tensione tra URSS e Jugoslavia.
È stato infatti pubblicato questa sera a Belgrado un comunicato ufficiale circa la nota trasmessa il 18 agosto dal governo dell'URSS a quello di Belgrado in merito alla questione dei cittadini russi arrestati in Jugoslavia.
Nel suo preambolo il comunicato reca: «Il governo jugoslavo non ha alcuna intenzione di discutere con l'Unione Sovietica circa il carattere del regime vigente in Jugoslavia, né circa lo scopo vero della risoluzione del Cominform, né sul fatto secondo cui l’economia jugoslava è divenuta una appendice dei paesi capitalistici. I dati relativi al commercio estero della Jugoslavia e i principii base ai quali tale commercio si svolge, sono pubblici e noti. Altrettanto dicasi per la situazione interna del nostro paese: e pertanto non è più necessario dare di ciò una spiegazione in questa occasione».
Il comunicato così prosegue: «Il governo della repubblica ritiene suo dovere sottolineare che la Jugoslavia è uno stato indipendente e sovrano e che il suo governo e il suo popolo non accetteranno ad alcuna condizione di permettere a chicchessia di intervenite negli affari interni del paese». Commentando la situazione, se si esclude per il momento, nome si fa a Washington, una azione militare sovietica diretta contro Tito, si può prevedere che l'offensiva del Cominform contro la Jugoslavia verterà su questi punti: 1) attentati contro Tito; 2) azioni rivoluzionarie e partigiane all'interno della Jugoslavia; 3) rivolte nella Macedonia serba; 4) incidenti di frontiera; 5) concentramenti intimidatori di truppe sovietiche ai confini nella Jugoslavia; 6) azioni di sabotaggio.
Circa la minaccia militare, facendo un consuntivo attuale delle «azioni» russe, va notato quanto segue: Mosca intende gradualmente prendere in mano tutti i comandi militari degli stati suoi satelliti. Ecco le ragioni della presenza del maresciallo Bulganin nel Banato romeno (con 260 mila soldati), del maresciallo Koniev in Bulgaria (con i 150 mila uomini dell'armata del Cominform). E ancora: proprio stanotte la Reuter trasmetteva da Stoccolma che il maresciallo sovietico Rokos sowski sarà nominato comandante in capo dell'esercito polacco in sostituzione del «nazionalista» generale Zymierski.
Mediagallery
LE FOTO
CASALMAGGIORE. LE FOTO
CASTELVETRO PIACENTINO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 8 settembre 2025 - 21:00
Nuovo incontro del Caffè Filosofico con Gabriele Ornaghi
Tipologia
Data di inizio 9 settembre 2025 - 21:00
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris