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Batio infiamma Cremona: il leggendario shredder statunitense in concerto al Music Factory

Sabato 8 novembre 2025 il chitarrista dei Manowar, icona di tecnica e velocità, porta il tour europeo 'Speed Kills 2025' in città. In apertura i Dark Horizon del cremasco Giulio Garghentini

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

05 Novembre 2025 - 16:06

Batio infiamma Cremona: il leggendario shredder statunitense in concerto al Music Factory

Michael Angelo Batio

CREMONA – Direttamente dagli Stati Uniti arriva a Cremona il leggendario chitarrista Michael Angelo Batio, vero e proprio mostro sacro della chitarra elettrica. Famoso per le sue incredibili capacità tecniche, la rivista ‘Guitar One’ lo ha classificato al primo posto tra gli shredder più veloci di tutti i tempi.

Inventore della celebre ‘Quad Guitar’, una chitarra a quattro manici disposti a stella (due a 6 corde e due a 7 corde), Batio dal 2022 è il chitarrista dei leggendari Manowar. L’appuntamento con il chitarrista a stelle e strisce, che tocca Cremona con il suo tour europeo ‘Speed Kills 2025’, è sabato 8 novembre 2025 al Music Factory di Cremona (via Diritta, ingresso 25 euro).

Ad aprire la serata la power metal band dei Dark Horizon guidata dal cantante cremasco Giulio Garghentini.

Oltre che grande chitarrista, Batio è una figura del panorama metal originale e curiosa con un piede nella tradizione metal, l’altro nella pura sperimentazione. Ambidestro, laureato in teoria musicale, capace di suonare due chitarre contemporaneamente, negli anni è diventato un’icona della chitarra grazie ai suoi video didattici e alle performance iper tecniche.

Infatti Batio si è costruito anche una carriera legata alla didattica. Dagli anni ’90 in poi ha pubblicato decine di video-lezioni, dalla leggendaria serie ‘Speed Kills’ fino ai più recenti tutorial online. In un’epoca in cui YouTube e le masterclass digitali dominano la formazione musicale, Batio resta un punto di riferimento, non solo per la tecnica estrema, ma per l’approccio metodico, quasi scientifico, alla chitarra.

Il suo messaggio è chiaro: la velocità non è fine a sé stessa, ma frutto di controllo, consapevolezza e studio costante.
In questo senso, Batio è un ponte tra la vecchia scuola dei virtuosi delle sei corde (Satriani, Vai, Malmsteen) e la nuova generazione di shredders autodidatti.

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