L'ANALISI
08 Agosto 2022 - 09:18
CREMONA - Non bastava il caldo infernale, la siccità, il Po mai così basso che tra un po’ lo si attraversa a piedi. A sconvolgere l’estate dei cremonesi c’è anche un delitto. Un delitto eccellente, di quelli che per giorni occupano le pagine dei giornali, fanno sobbollire i commenti social, stordiscono di parole gli avventori dei bar. Ma niente paura. Il ‘giallo di Ferragosto’ sarà sulla carta, solo sulla carta.
Anche quest’anno, infatti, «La Provincia» regala ai suoi lettori un racconto d’autore, un giallo che uscirà appunto il 15 agosto. È una storia intrigante e coinvolgente, che permetterà ai lettori del giornale di trascorrere un po’ di tempo in assoluto relax sotto l’ombrellone, durante una sosta in montagna o nell’ora che segue il pranzo e che invita al riposo. O in qualsiasi altro momento ci si voglia dedicare alla lettura. Come negli anni precedenti, le otto pagine del racconto saranno la copertina speciale dell’edizione di Ferragosto del quotidiano dando l’opportunità a chi lo desidera di conservare la storia.
L’autore del giallo è Fulvio Ervas, scrittore di Treviso che da anni ha saputo conquistarsi un posto importante nel cuore e sugli scaffali dei lettori di tutta Italia e che ai cremonesi ha regalato l’ultimo giallo di Capodanno.
Protagonista della vicenda, quasi suo malgrado, ma spinto da un’indomabile curiosità è l’ispettore Stucky, poliziotto trevigiano di antiche origini iraniane, che ama affidarsi più al cervello che alle armi e che sa leggere l’animo e l’anima delle persone intorno a lui. Personaggio seriale che accompagna Ervas da una decina di romanzi, compreso l’ultimo La giustizia non è una pallottola, Stucky è anche approdato al grande schermo grazie a Finché c’è prosecco c’è speranza, dove è stato interpretato da Giuseppe Battiston. La storia raccontata per «La Provincia» comincia a Caorle, dalla spiaggia dove l’ispettore si è goduto qualche ora di vacanza. È qui che Stucky ha incontrato un certo Filippo Nardella, detto Michelangelo, il miglior tatuatore di Cremona e forse d’Italia o addirittura d’Europa. Un tipo indimenticabile e anche un po’ filosofo, e per questo Stucky qualche giorno dopo sobbalza quando viene a sapere che Michelangelo è morto, morto ammazzato... di più non possiamo dire per non svelare troppo.
Possiamo però aggiungere che il racconto sarà accompagnato dalle illustrazioni di Graziano Bertoldi, che con grande generosità ha messo il suo impegno e il suo talento al servizio del giornale «La Provincia» e dei suoi lettori. Pittore, scultore, illustratore, tipografo d’arte, Bertoldi è tra gli artisti cremonesi più noti e apprezzati.
Tra le sue ultime opere, si ricorda il ritratto di Mario Coppetti, antifascista, artista, uomo delle istituzioni, insegnante che di Bertoldi fu amico sincero. Bertoldi collabora all’iniziativa del Giallo fin dalla sua prima edizione e come sempre si mette all’opera quando la trama del racconto è solo un abbozzo, un’idea nella testa dello scrittore. Non si è mai tirato indietro perché ha messo la sua vita al servizio dell’arte, in ogni sua manifestazione.
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