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28 Gennaio 2022 - 15:41
La Cattedrale di Cremona
MILANO - Regione Lombardia e Conferenza episcopale lombarda hanno firmato un’intesa per la salvaguardia dei beni culturali religiosi. Questo permetterà quindi di farli rientrare nelle politiche europee per la valorizzazione dei beni culturali e avviare nuove partnership per recuperare fondi. Quello della Regione Ecclesiastica Lombardia - che raggruppa le Diocesi di Bergamo, Brescia, Como, Crema, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Pavia e Vigevano - è un vastissimo patrimonio che con i suoi «130.000 beni mobili e 6.000 immobili è una parte significativa dell’intero patrimonio culturale lombardo» come ha osservato l’assessore alla Cultura Stefano Bruno Galli, che oggi ha firmato l’accordo con il vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, delegato ai Beni Culturali per la Cel. Lo stesso assessore ha citato alcuni esempi di beni religiosi riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità come «la Chiesa al Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e all’Ultima Cena di Leonardo (riconosciuti nel 1980), i Sacri Monti di Varese e Ossuccio (2003), alla Chiesa della Beata Vergine Incoronata di Sabbioneta (Mantova e Sabbioneta 2008)».
«Regione Lombardia considera un atto doveroso quello di accompagnare le Diocesi lombarde, con particolare attenzione - ha spiegato - alla progettazione strategica pluriennale e inter-istituzionale dell’Unione Europea, nel perseguire tutte le possibili strade che consentano loro di acquisire le conoscenze, i mezzi e le relazioni necessarie per salvaguardare, valorizzare e continuare a tramandare al meglio questo immenso giacimento di storia, arte e tradizioni». «Si tratta di un accordo che vuole aprire, almeno per noi come Chiesa, un cammino nuovo - ha commentato monsignor Luca Bressan, Vicario Episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Milano -. Questo accordo concede alla diocesi e a tutta la Chiesa di Lombardia di costruire nuove partnership e alleanze, sia locali che europee, che ci consentono di reperire fondi per il mantenimento, la custodia e la promozione del patrimonio culturale». (ANSA)
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