L'ANALISI
22 Dicembre 2025 - 05:20
Il commissario capo Alessandro Salimbeni e la sindaca di Castelverde, Graziella Locci
CASTELVERDE - L’unione delle divise farà la forza, garantirà più sicurezza e farà risparmiare soldi pubblici. Ne sono convinti i sindaci di dieci comuni cremonesi, con la convenzione quinquennale che stanno facendo approvare ai loro consigli comunali, in cui hanno unito gli agenti della polizia locale. L’alleanza comprende Castelverde, Acquanegra, Azzanello, Casalmorano, Genivolta, Grumello, San Bassano, Vescovato e l’Unione Delmona fra Persico Dosimo e Gadesco. Circa 23mila abitanti, uno più uno meno.
E chi tra loro non ha il vigile (vedi Acquanegra, Grumello, Casalmorano e Azzanello) se lo è fatto prestare da altri comuni. Sette (compreso il comandante) i ‘ghisa’ impiegati nel progetto pronto a decollare tra qualche mese. Capofila sarà Castelverde, che con i suoi quasi 6mila abitanti è il centro più popoloso, dove il comando avrà il suo quartier generale, a capo del quale ci sarà il commissario capo Alessandro Salimbeni.

Le ore assegnate ai vari paesi cambiano in base al numero di abitanti e alla loro ampiezza, ovviamente. «I sindaci - spiega il primo cittadino Graziella Locci - considerano estremamente importante l’azione educativa e di presidio della polizia locale; chiaramente le casse dei nostri comuni non consentono di avere grandissime capacità finanziarie, pertanto si è deciso di unire le forze e questo significa che gli agenti già in servizio presso i comuni non agiranno in maniera autonoma, ma saranno diretti da un comandante, che li farà agire in modo coordinato individuando le loro migliori competenze per creare una sorta di specializzazione. In azione, oltre al comandante Salimbeni, ci saranno sei agenti, che potranno formare anche due pattuglie e muoversi sul vasto territorio che presidieranno: questo consentirà di riuscire ad avere servizi più completi rispetto a quello che può fare un agente da solo nel suo Comune».
Anche le attrezzature saranno ‘in comunione’: «Saranno condivise strumentazioni come l’autovelox, che prevede assolutamente la presenza di almeno due agenti e l’etilometro, tanto per fare qualche esempio». Continua il sindaco: «Per stilare la convenzione abbiamo coinvolto tutti i segretari comunali e i ragionieri: è stato un lavoro fatto veramente a più mani e dunque pensiamo che Regione Lombardia guarderà con interesse a questa intesa che ha l’obiettivo di avere un servizio più articolato e completo. Confidiamo in questo progetto per il quale sento il bisogno di ringraziare tutti i sindaci, a cominciare da quelli di Grumello e San Bassano che hanno permesso inizialmente a Castelverde di entrare nella loro prima Convenzione. Decisiva sarà l’azione di coordinamento del comandante, il compito del quale sarà ovviamente molto impegnativo ma in Salimbeni riponiamo tanta stima e fiducia».
«Non avendo più la disponibilità di un vigile assunto in Provincia – spiega il sindaco di Acquanegra, Oreste Bricchi – per garantire un servizio importante ai cittadini, abbiamo aderito alla convenzione per avere la possibilità di pattugliare il territorio con due unità ed eseguire servizi utilizzando strumenti che un piccolo comune come il nostro non può permettersi».
«Da sempre – rileva la collega di Grumello Marilena Visigalli – il nostro Comune è stato fautore della convenzione iniziata con San Bassano e della cooperazione tra comuni. Solo così possiamo migliorare i servizi in un ambito territoriale in cui la frammentazione e la carenza di personale sono una criticità che va risolta». Al capitolo spese, l’intesa dedica un corposo articolo che spazia dagli stipendi ai costi per il vestiario, i software e la formazione, mentre i proventi delle multe andranno nelle casse dei comuni in cui sono state accertate le violazioni.
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