L'ANALISI
01 Novembre 2025 - 19:24
CASALMAGGIORE - È ufficialmente partita la Fiera di San Carlo, appuntamento simbolo della città e tra gli eventi più attesi e identitari dell’anno. Organizzata dal Comune e dalla Pro Loco, la manifestazione animerà il centro cittadino per tutto il fine settimana fino a martedì, giorno del Patrono. La giornata inaugurale di oggi si è aperta al mattino con la cerimonia ufficiale presso il Museo del Bijou, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, dei sindaci dei comuni limitrofi, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dei comandanti locali.

Dopo i saluti istituzionali, don Claudio Rubagotti ha rivolto una breve preghiera e impartito la benedizione, affidando l’inizio della Fiera alla protezione del Patrono San Carlo Borromeo. A guidare il successivo percorso inaugurale tra gli stand e le esposizioni è stato il sindaco Filippo Bongiovanni, che ha accompagnato gli ospiti alla scoperta dei luoghi simbolo di questa edizione. La prima tappa è stata al Museo del Bijou, con la mostra “Tra le maglie dello sport”, in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Successivamente, il gruppo si è spostato all’Auditorium Santa Croce, dove le Acli Casalmaggiore, in collaborazione con Fotocine Casalasco 1966, presentano la mostra fotografica ‘Donne di pace’, dedicata a figure femminili che hanno lasciato un segno nella storia e nella società. Nello stesso spazio sono esposti anche diversi modellini di aerei realizzati dalla sezione locale dell’Arma Aeronautica, che aggiungono un interessante contributo tecnico e storico all’allestimento.
La visita è poi proseguita al Palazzo Abbaziale, dove è allestita la mostra delle opere di Paride Pasquali e di Gianni Castoldi, offrendo un suggestivo percorso pittorico. Il cammino culturale è continuato alla Pro loco, dove è allestita la personale ‘Le Veline delle Arance’ di Aldo Vecchi, che aggiunge un tocco di riflessione e ironia sull’arte contemporanea.

Al Museo Diotti, l’esposizione «Giardini. Modelli storici e testimonianze dal territorio», curata da Marida Brignani, Luigi Briselli e Valter Rosa. La tappa conclusiva si è tenuta nella suggestiva cripta del Duomo, con la mostra «Non si può morire per un dollaro», un omaggio ad Amadeo Peter Giannini, l’italo-americano che rivoluzionò il mondo bancario. Il percorso si è poi chiuso alla sagra del cotechino e del blisgòn, degustando il menù tipico della tradizione locale. L’apertura della Fiera di San Carlo è stato dunque un tuffo tra tradizione e cultura, che continuerà sino a martedì con un programma ricco di eventi.
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