L'ANALISI
24 Ottobre 2025 - 12:25
PANDINO – Ha minacciato la sua ex e ha preso a calci la sua auto. Uno scatto d'ira che è costato un arresto e una denuncia da parte dei carabinieri di Pandino. L'uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato condotto in carcere per maltrattamenti in famiglia e denunciato per danneggiamento.
L'episodio è storia del pomeriggio del 21 ottobre, intorno alle 16, quando la centrale operativa di Crema ha ricevuto la richiesta di un intervento urgente da parte di una donna. L’ex compagno di lei l’aveva minacciata di morte durante una telefonata e stava per presentarsi a casa sua. La pattuglia è intervenuta immediatamente e, nella via indicata, ha visto l'uomo davanti a casa, in stato di forte agitazione.
Identificato come l’ex partner della richiedente, l’uomo ha sostenuto di voler soltanto vedere la figlia, nel mentre che insultava pesantemente la donna affacciata alla finestra. Gli è stato consentito un breve incontro con la minore, ma la bambina, spaventata dall’atteggiamento del padre, ha chiesto i militari a interrompere la visita.
Una volta che la piccola è rientrata in casa, l’uomo ha ripreso a inveire e minacce all’ex compagna, poi si è diretto verso la sua auto e ha iniziato a prenderla a calci causando diverse ammaccature. Con il supporto della Radiomobile di Crema, i militari di Pandino lo hanno bloccato e allontanato, mentre la donna è stata accompagnata in caserma per formalizzare la denuncia-querela.
Nell’atto, la vittima ha ricostruito una relazione iniziata cinque anni fa e da subito conflittuale: secondo quanto riferito, l’uomo, spesso sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, l’avrebbe aggredita e minacciata in più occasioni, anche alla presenza della figlia piccola, con episodi via via più frequenti e gravi.
È anche emerso che negli ultimi anni i carabinieri erano già intervenuti più volte per liti violente tra i due. Alla luce dei fatti, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, denunciato per il danneggiamento dell’auto e trasferito al carcere di Cremona. La mattina del 23 ottobre l’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.
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