L'ANALISI
21 Ottobre 2025 - 05:15
CINGIA DE' BOTTI - Una medaglia d’oro regalata ad un amico che non c’è più. Roberto Brunelli, campione non vedente di pararowing, una specialità del canottaggio, lo aveva promesso: «Se vinco una medaglia, la porto a Fiorenzo». Fiorenzo è Gandolfi, il 76enne di Cingia de’ Botti morto mercoledì scorso nell’incidente di San Daniele Po. E la medaglia è quella che Brunelli ha vinto domenica alla Torino ParaRowing Week, l’evento inclusivo internazionale che ha riunito diverse rappresentative del movimento pararowing europeo e mondiale.
«La manifestazione era programmata da tempo – spiega papà Sergio Brunelli –. Roberto sapeva che non avrebbe potuto partecipare al funerale e così prima di partire ha promesso che se avesse vinto una qualsiasi medaglia l’avrebbe portata alla famiglia di Fiorenzo». Un gesto d’affetto spontaneo e di profonda amicizia. «Fiorenzo ci ha sempre aiutato con Roberto, fin da piccolo. Poi quando ha iniziato a fare canottaggio, dal 2009, si era offerto di portarlo una volta a settimana a fare allenamento alla Canottieri Flora. Questo, per la verità, aiutava molto anche noi famigliari perché Roberto si allena tutti i giorni dal lunedì al venerdì».
Un rapporto che a poco a poco è diventato una profonda amicizia. «Fiorenzo non si limitava ad accompagnarlo – continua Sergio –: lo incoraggiava e lo spronava. Lo aiutava nei momenti difficili, era un amico fidato, parlavano sempre molto e Roberto aveva grande stima di lui, seguiva i suoi consigli. Da qualche tempo, per problemi di salute, Fiorenzo non lo accompagnava più agli allenamenti, ma questo non impediva che si sentissero spesso, soprattutto dopo una gara. Ed è stato così anche dopo quella Torino: il primo pensiero è andato a Fiorenzo».
Tanto che di ritorno dal capoluogo piemontese, Roberto e Sergio sono andati a trovare la famiglia di Fiorenzo Gandolfi per consegnare la medaglia più preziosa. «Roberto non ha avuto dubbi su quale medaglia regalare, ne ha vinta anche una d’argento; un modo per dimostrare tutto il suo affetto in ricordo di un amico che per lui ha fatto tanto».
«Un gesto davvero inaspettato, ma bellissimo – hanno detto commossi la moglie Elda ed i figli Mariangela e Davide – un dono che ci ha riempito il cuore e testimoniato quanto Fiorenzo era ben voluto. Ci ha resi molto orgogliosi». E ha trasformato la vittoria di Roberto in un momento ancora più bello.
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