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LE ASSISE DELL'ECONOMIA

«Formazione e stage nel segno della qualità»

Le consulte di Castelleone, Crema e Pandino: «Occasione di crescita e socializzazione»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

17 Ottobre 2025 - 10:33

«Formazione e stage nel segno della qualità»

Ilaria Ferri, Alessandro Peroni e Leonardo Cattaneo

CREMONA - Ai tavoli delle Assise dell’economia provinciale, convocate per lunedì pomeriggio a Ca’ de Somenzi, chiedono spazio anche i giovani. D’altro canto, sono loro il futuro del territorio e dunque vogliono avere voce in capitolo nelle scelte. A schierarsi sono i presidenti delle consulte comunali dei principali centri del Cremasco.

«Siamo una comunità che conserva un forte senso di appartenenza ma che deve saper guardare al futuro con visione e coraggio – esordisce Ilaria Ferri, che guida la consulta di Castelleone – riteniamo fondamentale che lo sviluppo del territorio parta dall’ascolto delle idee e dei bisogni dei giovani. Cerchiamo opportunità di formazione, stage di qualità e lavori che permettano di mettere in pratica le proprie competenze, anche in settori innovativi e digitali. Tuttavia, lo sviluppo è rappresentato anche dall’investimento in sostenibilità ambientale, spazi culturali e trasporti efficienti, per rendere Castelleone e tutto il territorio provinciale luoghi attrattivi dove costruire il proprio futuro. Crediamo in un territorio che investa nelle energie giovani, nei progetti condivisi e nella partecipazione attiva. Ciò è possibile attraverso il raccordo con le amministrazioni e la collaborazione con le realtà di terzo settore».

Sulla stessa lunghezza d’onda i presidenti delle consulte di Crema Leonardo Cattaneo e di Pandino Alessandro Peroni. «Credo che un aspetto fondamentale su cui il nostro territorio debba lavorare sia rafforzare il legame tra le scuole e il mondo del lavoro – evidenzia quest’ultimo –: le scuole secondarie di secondo grado dovrebbero collaborare di più con le aziende locali, così che gli studenti possano conoscere in anticipo quali opportunità ci sono nei dintorni. Troppi ragazzi, dopo il diploma, si ritrovano a dover scegliere un’università o un percorso formativo senza avere un’idea chiara delle possibilità reali che offre la zona. È necessario avere più orientamento, esperienze pratiche e corsi che guidino davvero i giovani verso il mondo del lavoro».

Il futuro dei ragazzi non è però solo legato al trovare o meno un’occupazione che li soddisfi. «Fondamentale anche costruire una provincia che offra occasioni per socializzare, divertirsi e partecipare attivamente – prosegue Peroni –: spesso ci troviamo a vivere solo l’esperienza del proprio comune di residenza, senza conoscere cosa succede negli altri paesi. Creare momenti e spazi per la socialità, iniziative culturali e collaborazioni tra varie associazioni può aiutarci a sentirci parte di una comunità più grande, aperta e dinamica. Solo in questo modo la provincia può diventare un posto dove vale davvero la pena restare e crescere».

Temi ai quali dovranno prestare attenzione e su cui dovranno riflettere anche gli adulti, inserendoli nell’agenda dei lavori per lo sviluppo del territorio. Dalle consulte comunali e dalle altre associazioni giovanili cremonesi, casalasche e cremasche, arriva dunque la disponibilità al confronto e alla condivisione degli obiettivi.

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