L'ANALISI
15 Aprile 2025 - 10:20
TORRE DE' PICENARDI - Accusati di una lunga serie di furti su auto e dell’indebito utilizzo di carte di pagamento. Sono tre fratelli, tutti pregiudicati, nei confronti dei quali i carabinieri del nucleo investigativo e del reparto operativo di Cremona, supportati dai colleghi di Casalmaggiore e dell'unità cinofila dell'Aeronautica militare di Ghedi, hanno emesso tre misure cautelari: per due di loro gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, il terzo è sottoposto all’obbligo di dimora e pernotto notturno. Indagato anche il padre perché, nel corso di alcuni furti, avrebbe partecipato guidando i veicoli utilizzati per commettere i fatti.
L’operazione è il frutto di mesi di indagini, coordinate dalla Procura di Cremona, durante le quali i militari hanno ricostruito decine di episodi criminosi avvenuti in tutta la provincia, identificando un modus operandi ben rodato: i sospettati agivano in gruppo, muovendosi tra parcheggi di centri commerciali, ospedali, scuole e altri luoghi affollati alla ricerca di oggetti lasciati in vista all’interno delle autovetture.
Una volta individuato il bersaglio, uno dei componenti del gruppo rompeva il finestrino e trafugava quanto possibile — portafogli, carte, telefoni, documenti e altro — per poi fuggire a bordo di un’auto guidata dal complice. La refurtiva complessivamente ammonterebbe a diverse migliaia di euro in contanti, con prelievi per circa 10mila euro mediante le carte oggetto del precedente impossessamento, mentre i danni provocati alle auto sarebbero pari a decine di migliaia di euro.
Le telecamere di sorveglianza, le targhe delle auto e i volti ben visibili, oltre alla complessa analisi tecnica svolta sui telefoni e sui transiti delle auto, hanno permesso l’identificazione dei tre fratelli. Durante le perquisizioni domiciliari eseguite nella mattinata di sabato 12 aprile, peraltro, è emerso a carico dei predetti l’ulteriore furto di energia elettrica: tre delle quattro abitazioni, infatti, risultavano allacciate abusivamente alla rete elettrica pubblica.
Per questo, i quattro familiari sono stati deferiti in stato di libertà anche per il furto aggravato di energia. I provvedimenti cautelari sono stati emessi sulla base degli elementi probatori finora raccolti; resta comunque valida la presunzione di innocenza fino all'eventuale condanna definitiva.
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