L'ANALISI
26 Marzo 2025 - 05:10
Luca Rivaroli e Roberto Brunelli con le copie in braille
CINGIA DE’ BOTTI - Fa già parte del materiale dell’associazione onlus Marcotti Osvaldo di Vidiceto il libro ‘Amico Osvy’, fatto trascrivere appositamente in braille da Roberto Brunelli, non vedente, residente a Cingia. A raccontare come sono andate le cose il presidente della Onlus Luca Rivaroli.
«Data la sua disabilità visiva Roberto ha ogni anno a disposizione la possibilità di far trascrivere in braille un libro a sua scelta. Quest’anno Roberto ha deciso di farci un doppio bellissimo regalo, prima di tutto perché ha deciso di far tradurre il libro Amico Osvy e secondo perché una volta letto il libro ha deciso di regalarlo all’associazione».
«Il libro in braille - continua -, essendo un carattere di stampa ovviamente diverso, è uscito stampato in due volumi. Come associazione siamo molto onorati di poter avere questo libro utilizzabile anche dalle persone non vedenti. Roberto è un vero appassionato di lettura e preferisce di gran lunga i libri in braille agli audiolibri. Adora sfogliare i libri con questa modalità, e noi siamo rimasti davvero emozionati nel sentirlo leggere alcune frasi del volume. Ha intrapreso uno studio approfondito di questo strumento, un alfabeto, ma anche numeri, punteggiatura, basato su codici definiti e simboli universalmente riconosciuti con un sistema di lettura e di scrittura tattile in uso ormai da metà dell’Ottocento».
Brunelli è in stretto contatto con la biblioteca italiana ciechi ‘Regina Margherita’ di Monza che si è occupata della trascrizione e che gli fornisce annualmente le copie di libri tradotti. La struttura, sorta nel 1928, oggi diventata Onlus è da sempre la principale biblioteca al servizio dei non vedenti. Dalla data di fondazione ad oggi l’organizzazione ha cercato di rimanere al passo coi tempi, evolvendo i propri processi, servizi e strumenti per venire incontro alle esigenze dei propri utenti, dei loro familiari e più in generale di tutte le persone che sono portatrici di disabilità visiva o sono interessate a questa tematica.
La nuova versione ha occupato circa un mese di lavoro da parte dei traduttori. «L’altra cosa interessante è che una volta tradotto viene creata una copia digitale, così se avessimo la necessità di stamparne altre copie, sarebbe tutto più semplice». Il libro Amico Osvy scritto da Andrea Sozzi, era uscito lo scorso novembre in abbinamento al quotidiano La Provincia, ed era stato stampato da AMO, acronimo dell’associazione Marcotti Osvaldo, nata a seguito della scomparsa dell’uomo avvenuta nel 2019 a 40 anni.
Nato nel 1979, era affetto da atrofia muscolare spinale di tipo due, una malattia neurodegenerativa grave per la quale alla fine degli anni Settanta non esisteva cura. L’associazione opera in campo socio-assistenziale, comprando beni e presidi medici per malati in condizione di bisogno, dando sostegno materiale e psicologico a malati e famiglie e fornendo borse di studio.
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