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CREMONA. LE BANCHE

Credito Padano, nuovo vertice: «Attenti al territorio, l'impegno non cambierà»

Oliviero Sabato dal primo marzo sostituirà Paolo Innocenti nel ruolo di direttore generale della Bcc

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

18 Febbraio 2022 - 05:10

Credito Padano, nuovo vertice: «Attenti al territorio, l'impegno non cambierà»

Il direttore generale in carica della Bcc Credito Padano Paolo Innocenti, il presidente Antonio Davò e il prossimo dg Oliviero Sabato

CREMONA - Cambio della guardia al vertice della Bcc Credito Padano all’insegna della continuità nei valori del credito cooperativo in un momento delicato dell’economia. Dal primo marzo Oliviero Sabato sarà il nuovo Direttore Generale della Bcc con sede in via Dante a Cremona. Sostituirà Paolo Innocenti, da 13 anni a Cremona, che andrà in pensione.

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La sede del Credito Padano in via Dante a Cremona

OBIETTIVI E SFIDE.

«Con la nomina di Oliviero Sabato — sottolinea il presidente Antonio Davò — Credito Padano intende proseguire l’importante percorso di sviluppo intrapreso con Innocenti in questi anni, un percorso che ci ha permesso di essere oggi una tra le prime 40 Bcc su 230 a livello nazionale per masse amministrate. L’obiettivo è quello di cogliere nel prossimo futuro le sfide e le opportunità di crescita con il supporto del Gruppo Iccrea a cui aderiamo, sia in termini di innovazione tecnologica e sostenibilità, sia nella capacità di sostenere in maniera sempre più proattiva le famiglie e imprese del nostro territorio. Siamo convinti che il nuovo Direttore Generale, grazie all’alto profilo professionale e alla ventennale esperienza maturata all’interno del mondo cooperativo, saprà guidarci al meglio in questo scenario complesso ed in continua evoluzione».

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Oliviero Sabato, direttore generale del Credito Padano dal primo marzo

CHI E' OLIVIERO SABATO.

Classe 1961, di origini milanesi, Sabato ha sviluppato il suo percorso professionale prima nel Gruppo Mediobanca e quindi nel Credito Cooperativo, ricoprendo crescenti ruoli di responsabilità e sviluppando competenze specialistiche trasversali in diverse aree organizzative.

«I dati dell’ultima indagine congiunturale di Unioncamere — spiega Sabato — riflettono la ripresa post pandemia anche nei territori in cui opera la banca: produzione industriale, ricavi e ordinativi sono in crescita. A trainare la ripartenza è soprattutto l’export che rispetto al 2020, ha fatto segnare nel 2021 un +93% con un dato cremonese migliore di quello lombardo. Importante — aggiunge Sabato — è il comparto agroalimentare che pesa per circa il 25% del Pil. Abbiamo registrato un deciso riposizionamento della nostra economia che ha recuperato i numeri pre pandemia. Ma ora i problemi di approvvigionamento delle materie prime, l’aumento dei costi energetici e anche l’inflazione che viaggia su valori ben più importanti del 2% atteso, stanno minando le prospettive dell’immediato futuro. Cosa può fare la banca? Il nostro ruolo deve essere quello di supportare al meglio le necessità di soci e clienti che emergono con queste dinamiche economiche»

Raccolgo il testimone da Innocenti nel segno della tradizione e con uno sguardo rivolto al futuro

«Raccolgo il testimone da Innocenti — aggiunge Sabato — nel segno della tradizione e con uno sguardo rivolto al futuro. Il mio intento, infatti, sarà quello di operare, sia nel solco di una governance particolarmente attenta ai valori fondanti del credito cooperativo, sia con l’obiettivo di rafforzare ancora di più il posizionamento competitivo di Credito Padano sul territorio e potenziare la relazione con la nostra clientela. In uno scenario economico come quello attuale — aggiunge Sabato —, che richiede nuovi impulsi per stimolare la ripresa dopo i profondi condizionamenti dettati dalla pandemia, sarà importante avere una visione strategica in grado di rispondere alle esigenze del mercato attraverso le leve dell’innovazione digitale e la promozione di uno sviluppo sostenibile».

Inflazione e impennata delle bollette vanno a colpire anche le famiglie, erodendone il potere di acquisto. «Se la ripresa della produzione industriale è ottima — spiega Sabato —, il commercio continua a soffrire e i consumi riprendono con cautela. La banca non ha mai fatto mancare il supporto alle categorie economiche e alle famiglie e ha messo e continuerà a mettere a disposizione tutti i propri servizi finanziari per superare i momenti di particolare apprensione. La banca — rimarcano Innocenti, Davò e Sabato — è sempre stata attenta ai riflessi della situazione economica su imprese famiglie: nel clou della pandemia il nostro impegno per le moratorie dei pagamenti e per interventi finalizzato a concedere disponibilità liquide è stato pari a 270 milioni, un terzo di tutti gli impieghi della banca. Un contributo sostanziale e concreto». 

Consegno nelle mani del mio successore una banca in salute, solida ed efficiente. La specificità del credito cooperativo è la responsabilità sociale

«Consegno nelle mani del mio successore una banca in salute, solida ed efficiente — aggiunge Innocenti — una banca che, durante la mia gestione, è cresciuta ed ha ampliato la propria operatività, arrivando a coinvolgere 6 provincie tra cui tre capoluoghi: Cremona, Mantova e Parma, con una zona di competenza che si estende fino al veronese. Abbiamo consolidato il patrimonio che ammonta ora a 130 milioni e abbiamo 263 dipendenti. In un’ottica prospettica, stiamo lavorando proprio in questi giorni al Piano Strategico 2022-2024, nel quale saranno delineate le future linee di sviluppo date le elevate potenzialità della banca sul territorio. Obiettivi importanti e sfidanti che sarà compito del nuovo direttore perseguire in continuità con il lavoro svolto finora. La specificità del credito cooperativo — spiega Innocenti — è la responsabilità sociale: parte dei nostri utili tornano ogni anno alle comunità sotto forma di elargizioni, beneficenza e e sostegno agli enti del territorio».

«L’anno scorso — aggiunge Davò — abbiamo destinato mezzo milione di euro a questa responsabilità sociale».

«Sabato — conclude Innocenti — ha una grossa esperienza nel credito cooperativo e si identifica nei suoi valori. Ci vuole un cuore attento alle persone e alla comunità e lui lo ha. La banca intermedia fiducia, i soldi sono solo uno strumento per fare crescere le comunità. E la Bcc è qui per continuare a sostenere i progetti che faranno crescere Cremona».

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