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CREMONA
Fabio Molinari
CREMONA (22 dicembre 2020) - Ecco gli auguri di Natale del dirigente dell'UST della provincia di Cremona, Fabio Molinari-
«Carissimi,
le ormai imminenti festività natalizie mi offrono l’opportunità di condividere con voi alcune riflessioni. Quello che volge al termine è stato, per tutti noi, un anno particolare; per qualcuno, che più da vicino è stato toccato dalla pandemia (con il suo impatto sanitario, sociale, economico...), il 2020 sarà indimenticabile.
Il mondo della scuola sente e vive il generale clima di sofferenza: abbiamo sperimentato limiti e divieti, ripensato spazi e orari, ridefinito il perimetro delle responsabilità di ciascuno. Eppure, in un contesto così difficile, abbiamo riscoperto lo straordinario potenziale dell’educazione e la forza della fraternità. Lo abbiamo fatto insieme, in presenza e a distanza, con creatività. Così la scuola non ha masi smesso di svolgere il suo compito: ridurre le sperequazioni, moltiplicare le opportunità, consentire a ciascuno di realizzare il proprio progetto di vita.
Voglio ringraziare i dirigenti scolastici, gli insegnanti e tutto il personale: anche quando le ragioni per essere tristi superavano quelle per gioire, hanno continuato a lavorare con impegno, testimoniato all’intera collettività la loro passione educativa. Con lo stesso amore per la scuola i dipendenti e i collaboratori dell’Ufficio Scolastico non hanno fatto mancare il proprio sostegno. A loro va il mio personale ringraziamento.
Grazie alle famiglie, che in questi mesi hanno vista stravolta la loro quotidianità, e agli studenti. Ai più piccoli, che con maggiore fatica sono stati confinati nel banco e costretti dalla mascherina, augurio di conservare l’entusiasmo e la speranza: davvero torneremo ad abbracciarci!
La speranza si fa concreta. Per raccontarla uso le parole che l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, ha rivolto alla città pochi giorni fa:
In conclusione, voglio ringraziare, elogiare e incoraggiare quelli che si fanno avanti e dicono: «Eccomi! Tocca a me!».
Voglio ringraziare, elogiare e incoraggiare quelli che si fanno avanti. Sanno che, oltre a essere servi, saranno anche bersagli, talora di critiche fondate e costruttive, talora di polemiche ingenerose, aggressive e offensive. Ma si fanno avanti, perché sono convinti: «Tocca a noi!».
Voglio ringraziare, elogiare e incoraggiare quelli che per la loro situazione familiare, personale, professionale non possono farsi avanti, non possono fare altro che quello che già fanno, ma si alzano ogni mattina e senza sbuffare, senza lamentarsi, si mettono all’opera e si dicono: «Tocca a noi! Tocca a noi assistere i malati che abbiamo in casa, curare i malati ricoverati, visitare i malati a casa, fare lezione, far funzionare l’ufficio, i trasporti, insomma la città. Tocca a noi!».
Di cuore, Buon Natale!»
22 Dicembre 2020
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