L'ANALISI
19 Dicembre 2025 - 15:13
Domenica 21 dicembre alle ore 16.30 presso la sala civica di Bozzolo (piazza Europa 20) si terrà la presentazione del volume Il dialetto contadino bozzolese al suo declino di Ludovico Bettoni. L’opera, stampata grazie all’impegno del Gruppo Culturale “Per Bozzolo” e con il contributo fondamentale del Comune di Bozzolo, della fondazione BAM e del gruppo TEA, oltre che dei numerosi sottoscrittori, è frutto di oltre trent’anni di ricerche sul dialetto (soprattutto di ambito contadino) parlato a Bozzolo e nelle zone limitrofe fino alla metà del Novecento e rappresenta, con le sue migliaia di voci, il primo glossario del dialetto bozzolese dato alle stampe.
Dopo i saluti delle autorità, sono previsti gli interventi di Luigi Bettoni, che porterà il saluto dell’autore, e di Alberto Bernini, sul tema “È ancora possibile salvare i dialetti locali?”.
Lo scrupoloso lavoro di ricerca linguistica di Ludovico Bettoni, testimoniato dalla vasta bibliografia, consente di individuare, oltre al significato, l’etimologia delle singole voci grazie a radici latine, ma anche celtiche e longobarde. Costante è il confronto con le parlate dei paesi vicini e in modo più ampio, quando i termini lo richiedono, con alcune espressioni cremonesi, emiliane, bresciane, venete e qualche lascito del dominio austriaco. L’ambito dei termini è certamente quello agricolo in cui ogni strumento, ogni lavoro, ogni gesto aveva una corrispondente parola dialettale, ma anche le persone o le famiglie erano conosciute col soprannome dialettale (scutmai), poi spesso divenuto un cognome a tutti gli effetti.
Il mondo contadino, infatti, ha indubbiamente caratterizzato l’identità lavorativa economica e culturale del territorio almeno fino alla metà del secolo scorso (un tempo esistevano ben cento stalle nel centro abitato e tante aziende agricole) e proprio ora che la realtà del lavoro agricolo è profondamente mutata è necessario mantenere vivo il ricordo di modi di dire, abilità tecniche, abitudini e costumi che hanno costituito il patrimonio identitario di un’intera comunità.
È noto, inoltre, che Ludovico Bettoni si è dedicato a lungo alla storia di Bozzolo e ha dato alle stampe numerosi volumi e saggi di grande valore culturale, nei quali emergono sempre profonda competenza storica e raffinata capacità di analisi. Anche l’attuale pubblicazione può essere letta come il grande racconto di un’epoca grazie ai numerosi inserti di carattere storico e urbanistico, alle 200 fotografie spesso risalenti alla prima metà del Novecento, a spiegazioni tecniche di taluni oggetti e molti disegni, realizzati dall’autore stesso, di attrezzi e strumenti in uso in campo agricolo prima dell’avvento dell’industrializzazione. Anche i modi di dire, i proverbi, le filastrocche rimandano a un mondo di saggezza popolare, credenze, talvolta superstizioni diffuse in tutta la comunità indipendentemente dalle classi sociali.
Molti, consultando il testo, ritroveranno termini, espressioni, vicende già note o che faranno affiorare ricordi apparentemente dimenticati, ma l’auspicio dei promotori dell’iniziativa è che anche chi è più giovane o proviene da altre culture possa appassionarsi alla conoscenza del passato da cui la loro comunità discende.
Pubblicare ora questo volume significa, quindi, sottolineare l’importanza di un vastissimo bagaglio linguistico che non deve andare perduto, ma ha anche il duplice obiettivo di fornire un’adeguata documentazione storica e di contribuire in modo decisivo alla conservazione di un patrimonio culturale e identitario davvero ampio e significativo.
L’incontro di domenica sarà quindi un’occasione da non perdere per accostarsi ad un’opera veramente importante per la vastità e lo scrupolo della ricerca, ma anche per continuare a sentirsi parte di una comunità viva, come ci si augura che possa restare la sua lingua.
Il volume di Ludovico Bettoni è stato curato dal punto di vista redazionale da Vera Boni, Nello Calani, Irma Pagliari e Giuseppe Valentini, consta di 608 pagine, contiene circa 200 fotografie, è arricchito di quasi 100 schede tematiche e contiene anche una Tabula gratulatoria, vale a dire l’elenco di oltre 150 sottoscrittori che prenotandone una copia hanno voluto ringraziare l’autore per questo regalo speciale alla comunità e per il suo impegno a lungo profuso nella ricerca storica locale. L’elaborazione grafica è di Elena Maroli e la stampa è di Arti Grafiche Chiribella di Bozzolo.
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