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PESSINA CREMONESE: IL VIDEO

Divisi al voto ma sempre uniti per il bene della comunità

Il paese dei volontari: meno di 600 abitanti e 200 iscritti all’Auser. Tutti impegnati per promuovere iniziative e feste

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

23 Giugno 2023 - 05:15

PESSINA CREMONESE - Un piccolo paese, un tranquillo rifugio per poco meno di 600 anime. Dopo le elezioni amministrative, che hanno visto il sindaco attuale vincere con un solo voto di scarto, potrebbe sembrare che questa realtà sia divisa in due fazioni. Ma la realtà è molto diversa: qui la solidarietà tra i volontari che compongono la comunità risplende con una forza inarrestabile.

Uno scorcio dell’area giovani alla festa dell’Unità


Un esempio tangibile di questo legame straordinario è l’Auser di Pessina, un’associazione che conta circa 200 iscritti. Proprio in questi giorni si è inoltre conclusa la festa dell’Unità, evento che ha riunito politici di rilievo nazionale, come il carismatico Pierluigi Bersani, e in otto serate ha attirato ben 6.000 partecipanti. Dietro al successo di questa kermesse, che va ben oltre la danza sfrenata e i piaceri culinari, si celano ideali politici condivisi e l’impegno di una trentina di volontari, tra cui numerosi giovani, che hanno generosamente offerto il proprio tempo libero per garantirne il successo.


Nonostante le afose giornate estive e le piste da ballo che ormai giacciono in silenzio, i volontari si sono riuniti ancora una volta presso l’area del campo sportivo per smontare gli allestimenti della festa. Tra loro spicca Camilla Malaggi, responsabile dell’area giovani nella festa dell’Unità di Pessina Cremonese. Giornate intense, dedicate a «un’area nata nel 2016 come audace sfida generazionale al tradizionale ballo liscio, offrendo un luogo di incontro con bar e musica che abbraccia generi alternativi. Qui convergono persone di tutte le età, appassionate di differenti stili musicali, per godere di un’atmosfera unica. Un modo per coinvolgere anche le nuove generazioni».


Dalido Malaggi, storico organizzatore, riconosce l’importanza di mantenere viva questa iniziativa in memoria di Romano Sudati, l’anima stessa di questa celebrazione. «La nostra è la Festa dell’Unità e non abbiamo mai voluto cambiare il suo nome. Questo evento è il risultato del lavoro di un gruppo coeso, motivato e laborioso, arricchito dalla presenza attiva dei giovani» afferma con orgoglio.

Volontari e volontarie al bar gelateria della festa


Massimiliano Sudati, responsabile della cucina, fa notare che «la festa dell'Unità di Pessina Cremonese potrebbe essere l'ultima ancora in piedi in provincia di Cremona, escludendo la città e il Cremasco. Questo evento rappresenta un legame profondo con l’identità del paese, ed è per questo che vogliono preservarla a lungo. Nonostante gli impegni lavorativi dei volontari, il loro sostegno e la loro presenza ogni sera non mancano mai».

Un gruppo di giovani volontari dietro il bancone In migliaia hanno preso parte alla kermesse


Fiorenzo Brighenti, anima del bar da oltre 30 anni, rivela «È un vero onore ospitare questa festa nel mio paese, e ci tengo che continui anche in futuro». Maria Teresa Ariazzi e Francesca Bricchi, le energiche responsabili del bar-gelateria, si mostrano orgogliose del loro ruolo e dell’unità del loro team. «Siamo un gruppo coeso e affiatato. Anche i nostri nipoti hanno deciso di darci una mano quest’anno, e la speranza è che proseguano la loro dedizione», concludono con un sorriso.


Pessina Cremonese, un luogo dove ci si rispetta, dove unità e passione, amicizia e solidarietà si intrecciano per creare un tessuto sociale unico nel suo genere. In un mondo spesso diviso, questo piccolo paese dimostra che il valore della comunità e del volontariato possono far brillare le stelle più lontane anche nelle notti più buie.

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