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3 MINUTI 1 LIBRO. IL VIDEO

Da Marzalengo al tetto del mondo

Intervista biografica di Gilberto Bazoli a un innegabile campione di cremonesità

Paolo Gualandris

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pgualandris@laprovinciacr.it

05 Marzo 2025 - 05:30

CREMONA - «Le mie soddisfazioni me le sono prese non tanto per le medaglie, ma per il ricordo delle esperienze fatte nelle gare, di quello che ho vissuto, i miei avversari, i miei amici, i miei compagni di squadra. Non avevo neanche programmato di andare alle Olimpiadi. Erano un sogno lontano, poi vai, poi ci ritorni. La vita a volte ti accompagna in una strada che non penseresti di fare. Com’è successo a me». E a lui, Oreste Perri, campione della cremonesità, di cose ne sono veramente successe tante. Da Marzalengo, «la mia campagna abitata da gente forte e onesta, magari con poca cultura ma dotata di buonsenso e grande generosità» al tetto del mondo sportivamente parlando, pagaiando sulla sua canoa e facendo ‘faticare’ i suoi ragazzi, e a palazzo municipale di Cremona come sindaco. Perri si è raccontato in un libro-intervista affidandosi alla penna di Gilberto Bazoli, cronista di lunga data, che ne ha parlato con Paolo Gualandris nella videointervista ‘Tre minuti un libro’.

IL 5 IN EDUCAZIONE FISICA

Una vita intensa quella di Perri, passato a misurare il proprio limite cercando di superarlo. Operazione riuscita con successo se nel suo palmares troviamo undici Olimpiadi tra atleta e ct della nazionale, quattro ori e due bronzi mondiali e qualche delusione per non aver centrato il podio. E pensare che, come ricorda, tutto è cominciato a scuola, «con un 5 in educazione fisica. L’insegnante diceva che ero una patata. Mi sentivo tagliato fuori dallo sport, ma quando mi sono avvicinato alla canoa i miei maestri hanno saputo come valorizzare ogni mio piccolo miglioramento».

Un libro-intervista, quello di Bazoli, facilitato dalla grande disponibilità del protagonista: «L’ho avvicinato in veste di sindaco, quando l’ho conosciuto non sapevo nulla di lui atleta e allenatore. Un grande uomo, sempre generoso, disponibile e affabile. Da lì, su idea di Fausto Cacciatori, l’editore di Cremonabooks, è arrivata l’occasione, e la voglia, di approfondire la conoscenza in tutte le sue dimensioni. È nato così questo libro che si compone di due parti: nella prima Oreste come atleta, nella seconda nei panni di politico. «La caratteristica che mi ha più incuriosito è stata la sua proverbiale disponibilità, basta camminargli al fianco per vedere quante mani stringe. In seconda battuta a identificarlo è il concetto di fatica e di impegno che ha messo e ancora mette in ogni suo gesto. Ho visto una persona che faceva tutto con passione, magari sbagliando, a tratti anche in maniera ingenua, però mettendoci sempre un grande impegno».

SOCIALISTA DI DESTRA

L’episodio che ha maggiormente coinvolto il cronista? «Non ci devo pensare nemmeno un secondo. Quando ha raccontato, credo commuovendosi, dei mondiali a Sofia. Una gara durissima. Non aveva più energie però sapeva che sugli spalti c’erano la mamma e il papà a vederlo. Lei per prima volta, lui invece lo seguiva regolarmente, anche se solo nelle gare italiane. Proprio pensando a loro, mi ha detto, ha trovato le ultime gocce di energia per arrivare vincente al traguardo». Perri è un politico sui generis, è stato amministratore di Cremona eletto in una maggioranza di centro destra ma fin dall’inizio ha avuto la capacità di ascolto anche dall’altra parte. «Si definisce ideologicamente un socialista di destra, antifascista così come anticomunista. Ma non ha avuto nessun tentennamento nel dirsi aperto a tutte le buone proposte che potevano arrivare dagli opposti schieramenti. Ed è esattamente quello che ha fatto». Per esempio, come si ricorda anche in questo libro, confermando dopo la sua elezione manager pubblici in quota centrosinistra perché li considerava all’altezza del loro compito, fino ad allora ben eseguito secondo lui. «Una decisione - sottolinea Bazoli - , che gli attirò le critiche dei molti nel centrodestra che si aspettavano il ricambio totale, ma anche più di un imbarazzo nel centrosinistra, perché confermò alcuni manager in quel momento invisi alla leadership locale. Nonostante tutto, Perri ha tirato dritto prendendosi la responsabilità delle scelte fatte secondo il suo principio guida: la meritocrazia».

Sotto il profilo umano oltre che politico è significativo il rapporto con l’amico-nemico per eccellenza, Luciano Pizzetti, leader del centrosinistra. «Con lui ha avuto un ottimo rapporto, un legame che credo continui anche adesso. Una conoscenza che si è fortificata sul caso Tamoil subito dopo l’annunciata chiusura parziale della raffineria e i conseguenti licenziamenti e prepensionamenti, con la conseguente crisi sociale». Pizzetti e Perri si ritrovarono allo stesso tavolo nel tentativo di rendere il meno traumatica possibile questa decisione. Nel libro c’è il ricordo, a tratti commovente di tanti episodi e incontri che hanno costellato la vita del campione e del sindaco.

TUTTI I SUOI UOMINI

C’è Angelo ‘Mara’ Ghignatti, che gli consigliò di scegliere la canoa «perché, anche se non diventi bravo, puoi metterla sul tettuccio dell’auto e portarla dove vuoi». O Renato Poli, allenatore della Bissolati: «È stato lui che mi ha fatto volare, pagaiare». O Giampiero Galeazzi, ‘Bisteccone’, e le sue telecronache «anche quando non era in tv». O, ancora, Francesco Moser, «nella stessa palazzina» della Monaco insanguinata dai terroristi palestinesi. E con loro tanti altri personaggi, noti o meno noti. Un libro che è la storia di un uomo, ma anche della sua città.

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