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BASKET: B INTERREGIONALE

Salvezza raggiunta: festa Sansebasket

La Tedeschi non perdona Montebelluna e chiude bene i playout. Ecco il traguardo: sembrava impossibile nella prima parte dell’anno

Matteo Ferrari

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01 Giugno 2025 - 08:18

Salvezza raggiunta: festa Sansebasket

CREMONA - Sarà ancora serie B. L’Impresa Tedeschi Sansebasket, alla fine, strappa la salvezza con una prova autoritaria che chiude un playout vissuto tra alti e bassi ma che nel momento della verità ha premiato la tenacia e la qualità degli uomini di Coccoli. Una stagione che si chiude con una salvezza, dunque, legittima ma che a dicembre sembrava una chimera con una regular season davvero carente, figlia anche degli infortuni e degli inciampi del percorso.

L'avvio dei padroni di casa ha chiarito subito le intenzioni bellicose degli uomini di Coccoli, decisi a non trascinare sino al 40' la contesa. Ivanovskis ha preso per mano i biancoverdi, Belloni ha aggiunto fisicità e soluzioni nel pitturato e Montebelluna è rimasta subito lontana. Aggressiva, feroce e cinica, la formazione cremonese è presto arrivata alla doppia cifra di vantaggio replicando quanto già fatto vedere in gara uno. L'allungo biancoverde è culminato nel +17 della prima sirena, un 29-12 che è subito sembrato definitivo.

Al rientro in campo il canovaccio offensivo della Sanse non è cambiato con un Ivanovskis particolarmente ispirato a trascinare i suoi, Belloni a dare profondità in area e Fantoma a metterci la fisicità necessaria per tenere il vantaggio. Montebelluna ha provato a reagire se non difensivamente almeno offensivamente provando a tenere il ritmo folle impresso dai padroni di casa. Iacopini e Martin hanno cooperato per 14 punti ma il risultato ottenuto è stato semplicemente quello di non incrementare particolarmente il vantaggio dei padroni di casa, bravi a chiudere sul 53-34 di metà partita.

Al rientro dalla pausa lunga i biancoverdi hanno assestato, come se servisse, la spallata decisiva al match. Il 10-3 con cui hanno aperto il parziale ha tramortito definitivamente i veneti finiti vicini ai 30 punti di svantaggio. Il match si è dunque trasformato in una lunga attesa dell’ultima, salvifica e liberatoria sirena della stagione.

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