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A PIZZIGHETTONE

Volley, arbitro aggredito

È successo durante un match di Prima divisione femminile. La corsa dell’allenatore del Piceleo verso il direttore di gara e le mani addosso. Telefonata di scuse alle ragazze dell’Esperia

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

22 Febbraio 2025 - 16:52

Volley, arbitro aggredito

CREMONA - Un evento agonistico che all’improvviso si trasforma in un regolamento di conti personale, con un allenatore che attraversa il campo correndo verso la sedia dell’arbitro e lo strattona, tentando di aggredirlo fisicamente. Scene già viste in tanti altri sport, più rare nel volley dove il fair play è tradizione e le due squadre sono divise da una rete. È successo però ieri sera a Pizzighettone, nella palestra delle scuole medie, ‘casa’ della società Libertas Piceleo.

In campo per la 17ª giornata del campionato femminile di Prima divisione, Girone B, le locali, guidate dal primo allenatore Roberto Mosconi, ospitavano le ragazze cremonesi dell’Esperia Volley, allenate da Fabio Fedeli.

Fischio d’inizio alle 21 per un match che, pur con qualche punta di normale agonismo, si è instradato sui binari della tranquillità fin verso le 22. Sul punteggio di 2 set a zero per le gialloblu dell’Esperia e le locali in buon vantaggio nel terzo periodo, l’arbitro ha giudicato una palla a favore dell’Esperia. Dalle pizzighettonesi vivaci proteste, giudicate eccessive dall’arbitro che ha tirato fuori il cartellino giallo, una sorta di ‘primo avvertimento’. L’invito della giacca bianca non è stato però raccolto da Mosconi che dalla panchina ha continuato a protestare ad alta voce.

L’arbitro ha quindi estratto il cartellino rosso: punto e servizio alla squadra avversaria. Anche questo non ha fermato l’escalation. La decisione è stata infatti ‘salutata’ da Mosconi con un applauso ironico. E l’arbitro allora ha mostrato i due cartellini giallo e rosso con la stessa mano: espulsione per la restante parte del set.

A questo punto il momento di follia: sotto gli occhi esterrefatti delle sue giocatrici, Mosconi ha attraversato il campo e ha raggiunto l’arbitro, in piedi sul seggiolone rialzato. Lo ha afferrato per una gamba, strattonandolo proprio sotto le gradinate del pubblico. Mosconi è stato a questo punto abbrancato dai suoi collaboratori che lo hanno trascinato lontano.

Inevitabile la squalifica e l’espulsione per il resto della gara. La scena ha colpito le giocatrici in campo e nell’Esperia un paio di ragazze sono scoppiate in lacrime. Il che ha innescato la reazione di alcuni genitori gialloblu che, arrabbiati, dagli spalti hanno cominciato a battibeccare con il pubblico locale.

L’arbitro con grande freddezza ha ripreso in mano la situazione e con il sorriso sulle labbra ha gettato acqua sul fuoco consentendo la ripresa del match dopo qualche minuto. Il risultato finale ha visto le cremonesi battere 1-3 le pizzighettonesi.

«Sono fatti — spiega Pasquale Losapio, presidente territoriale della Fipav — che non dovrebbero accadere. Quando accadono, significa che occorre lavorare di più per evitare che si ripetano. E dobbiamo farlo tutti: atlete, allenatori, ma anche pubblico. Non mi esprimo però nel dettaglio di quanto successo perché sarà il giudice sportivo a vagliare e prendere una decisione».

No comment dalla società Piceleo, intanto però Mosconi ha già preso contatto con l’Esperia con una telefonata di scuse e di sportive congratulazioni alle avversarie per il risultato.

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Commenti all'articolo

  • greta.carenzi

    22 Febbraio 2025 - 18:53

    Da spettatrice dell’evento citato, non sono qui a giustificare il comportamento del sig. Mosconi, vorrei solo fornire la mia impressione. In riferimento alle parole del sig. Losapio, ritengo opportuno inserire nell’elenco espresso anche la classe arbitrale. Mi pare che l’abilità di giudizio del direttore di gara non sia stata adeguata, e che abbia non poco condizionato l’errato gesto di Mosconi.

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