L'ANALISI
10 Novembre 2024 - 21:46
Le ragazze di Offanengo a Olbia
OLBIA - Sembra il torneo dell’oratorio ed invece è la serie A2 di volley femminile. Quello che è successo alla Trasporti Bressan Offanengo ha del paradossale se si calcola che si parla di serie A, di società e di sponsor che investono somme ingenti per sostenere realtà come queste. La cronaca è presto fatta, perché il match che le neroverdi avrebbero dovuto giocare ad Olbia domenica pomeriggio è durato – in termini di gioco effettivo – meno di 5’ ma ha tenuto in scacco le due squadre per oltre due ore. Il tutto perché al Geopalace di Olbia pioveva dentro.
Sul 3-3 del primo set le prime gocce hanno bagnato il taraflex obbligando le direttrici di gara – Azzurra Marani e Dalila Viterbo – a sospendere l’incontro. Da regolamento le squadre devono attendere due ore per capire se la causa della sospensione venga meno e si possa riprendere il gioco oppure disporre il rinvio del match. Dopo un’ora di attesa sembrava si potesse riprendere tanto che le squadre dopo un brevissimo riscaldamento supplementare sono tornate in campo. Giusto una manciata di punti, perché sul 5-4 una scivolata di Bridi, proprio sul punto del campo incriminato, obbligava gli arbitri ad una nuova – stavolta definitiva – sospensione.
Le squadre sono comunque dovute rimanere in campo per un’altra ora buona per attendere le due ore previste da regolamento prima di poter raggiungere gli spogliatoi per una amara doccia calda. La beffa, per Offanengo, non si risolve qui. Aldilà della condizione nella quale sono le ragazze di Bolzoni – reduci da quattro vittorie consecutive – il dato paradossale è presto spiegato. Offanengo ha affrontato la trasferta più onerosa del campionato arrivando in Sardegna addirittura venerdì (e allenandosi sul campo del Capo d’Orso Palau, squadra contro la quale hanno ottenuto la promozione in serie A2), tornerà a casa senza aver disputato l’incontro e dovrà affrontare nuovamente la trasferta sarda per il recupero del match di ieri da giocarsi entro la fine del girone d’andata e dunque in turno infrasettimanale. Una beffa doppia, dunque, per Offanengo, che non solo si trova ad aver osservato, di fatto, un turno di riposo forzato in una condizione di forma ottimale, ma che, soprattutto, ha investito risorse a vuoto per la trasferta più complessa del campionato essendo obbligata a replicare il viaggio in Sardegna a stretto giro ed in turno infrasettimanale.
C’è solo da sperare, a questo punto, che al momento del recupero non si abbattano acquazzoni su Olbia onde evitare altre, paradossali, avventure.
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