L'ANALISI
27 settembre 1951
27 Settembre 2018 - 07:00
Facevano parte di una comitiva di ferrovieri di Ancona in gita - L'espresso Vienna-Roma si è scontrato con un merci in seguito all'errore di un giovane capostazione
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VIENNA, 26. La più grave sciagura ferroviaria che si ricordi in Austria è avvenuta la scorsa notte alla stazione di Langnwang, presso Graz. L'espresso Vienna - Roma si è scontrato con un convoglio merci. Le vittime sono 20, tutti italiani i feriti 30, di cui 10, pure italiani, in gravissime condizioni. Questi italiani, quasi tutti di Ancona, per la maggior parte componevano un gruppo di ferrovieri che rimpatriavano dopo una visita di quattro giorni nella capitale austriaca.
Dai primi risultati dell'inchiesta che è stata aperta, risulta che il disastro è avvenuto in seguito ad un errore del giovane capostazione di Langenwang, Viktor Weinrauch di 25 a n n i. Egli aveva segnalato alla stazione di Muerzzuschlag, che si trova sette chilometri prima della sua stilla linea percorsa dall'espresso Vienna-Villach-Roma che la strada era libera, mentre invece nella sua stazione si trovava ancora sulla linea un tren o merci che non aveva completato la manovra. Avvedutosi del proprio errore, il giovane capostazione aveva cercato di fermare l'espresso avviandosi lungo la linea con una lanterna rossa. Ma non gli è stato possibile. Il convoglio Vienna-Roma che aveva un ritardo di alcuni minuti, avendo visto il segnale di via libera, aveva accelerato l'andatura ed ha attraversato la stazione di Langenwang a circa 80 km all'ora, senza avvedersi del segnale di «attenzione» agitato dal Weinrauch. Anche se lo avesse visto, lo scontro non avrebbe potuto essere evitato. Ma certamente, rallentando il treno all'ultimo momento, il tamponamento sarebbe stato meno grave e non vi sarebbero da lamentare tante vittime. Il capostazione di Langenwang ed il macchinista del treno — il quale, proiettato fuori dalla motrice, è rimasto illeso — sono stati arrestati. Il vice console d'Italia a Glagenfurt si è recato sul luogo della sciagura ed ha visitato i feriti ricoverati in ospedale. Oltre al Presidente della Repubblica austriaca, generale Theodor Kcerner, anche il ministro per le imprese nazionalizzate Waldrunner e il ministro per gli affari sociali Maisel si sono recati a Lansenwang. I morti sono saliti a venti, in seguito al decesso di due feriti, verificatosi stamane. I lavori di sgombero sono tuttora in corso e si teme che altre vittime giacciano tuttora fra i rottami. Le squadre di soccorso devono spesso ricorrere alla fiamma ossidrica per frazionare le carcasse dei vagoni contorti. Al momento della sciagura molti viaggiatori dormivano e, i n seguito alla violenza dell'urto, vestiti e bagagli sono andati dispersi.
Evita una tragica sorte partecipando al Congresso dei Soldi
In altra parte del giornale diamo notizia di un tragico incidente avvenuto in Austria, e nel quale hanno perduto la vita venti ferrovieri di Ancona e altri dieci sono rimasti assai gravemente feriti. Quei ferrovieri erano reduci da una gita collettiva, organizzata dagli organi ferroviari. Sabato scorso, in occasione del raduno del Casato Soldi, era giunto nella nostra città il capotreno Guido Soldi, abitante ad Ancona, in via Leopardi 5. Attratto dalla novità della manifestazione cremonese, egli aveva voluto parteciparvi: e, naturalmente, la prima persona che volle avvicinare a Cremona, fu il nostro collega Fiorino Soldi, segretario dell'organizzazione. Al quale, dopo i primi saluti, disse: « Vedi se sono affezionato al casato? Per venire qui a Cremona, con i Soldi, ho rinunciato a una bella gita in Austria ». C'era una sfumatura di rimpianto nella sua voce. Ma oggi, reso edotto della tragica sorte toccata ai suoi colleghi nella cui vettura avrebbe dovuto essere, mentre si domanderà se la sua salvezza sia dovuta al caso o alla sorte, avrà una ragione di più per sentirsi avvinto al suo Casato.
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