di Ildebrando Bonacini CREMONA — In vista dell’avvio delle trattative per il rinnovo del prezzo del latte, e con il fine di valutare le prospettive di mercato, si è tenuta presso la sede della Libera a Cremona la sezione lattiero casearia di Confagricoltura Lombardia guidata da Luigi Barbieri. Presenti il nuovo leader di Confagricoltura Lombardia, il lodigiano Antonio Boselli, quello dell’Unione agricoltori di Brescia,Francesco Martinoni, e il presidente della Libera e vice di Confagricoltura Antonio Piva. A complicare le cose sulla trattative del prezzo, anche la questione dell’articolo 62 sui tempi di pagamento dei prodotti agricoli. Argomento su cui si è soffermato Boselli. «La questione è spinosa, e bisogna riuscire a coniugare la trattativa economica principalmente legata al prezzo con la parte normativa legata alla contrattualistica ed alle condizioni di cessione del prodotto, come previsto dall’articolo 62 e anche dal pacchetto latte. Una cosa è certa: nell’indicare sui contratti la quantità di latte ceduta, il nostro Paese, essendo deficitario, non ha alcun tipo di problema. Per il singolo allevatore sarà sufficiente indicare tutta la quantità prodotta». Sulle condizioni di mercato è intervenuto Piva, che ha ribadito le indicazioni scaturite qualche giorno prima nel convegno tenuto alla Fiera di Grumello: «Le condizioni dei mercati internazionali sono positive, la richiesta di latte e derivati è buona, e vi sono Paesi come la Cina che stanno acquistando latte in polvere dalla Nuova Zelanda e latte confezionato Uht in Europa; e questo genera un flusso di latte che fa aumentare anche la domanda interna. Inoltre vi sono Paesi come la Francia che hanno diminuito sensibilmente la produzione, e vi sono prezzi in alcuni Stati europei decisamente migliori rispetto al loro standard.