L'ANALISI
10 Novembre 2025 - 05:25
CREMONA - Un’altra insidia corre sulla rete. E le sue dimensioni sono tali che nelle scorse ore è scattato un allarme in grande stile, a livello istituzionale, che non va in nessun modo sottovalutato. Regione Lombardia avvisa i cittadini che in questi giorni vengono inviati sms ingannevoli, ancora una volta di natura sanitaria.
Questi messaggi - spiegano sul sito della Regione i responsabili che seguono questa vicenda - si prestano a essere interpretati come comunicazioni provenienti da strutture sanitarie regionali o uffici CUP (acronimo di Centro Unico di Prenotazione), ma che in realtà sarebbero tentativi di truffa.
In particolare, i messaggi riportano diciture non corrette come ‘Centro Unico Primario’ e invitano a contattare numerazioni a pagamento (esempio prefisso 893) per ottenere informazioni o aggiornamenti su pratiche personali. Regione Lombardia invita chiunque ne entri in contatto a segnalare questi sms ingannevoli alla Polizia postale, che da tempo sta svolgendo indagini e accertamenti su questo nuovo filone di raggiri telematici.
«Si tratta di contenuti fraudolenti, non riconducibili al Sistema Socio-Sanitario della Lombardia. Si raccomanda - proseguono i responsabili di Regione Lombardia - di non rispondere agli sms ricevuti. Inoltre, è opportuno non richiamare numerazioni sospette né cliccare link presenti nei messaggi. Bisogna infine non fornire dati personali o sanitari e segnalare l’accaduto alla Polizia postale. Per ottenere informazioni è importante rivolgersi a canali ufficiali di Regione Lombardia e Asst - prosegue la nota - non utilizzano numerazioni a pagamento né richiedono dati personali via sms. Per informazioni o prenotazioni sanitarie, si invitano i cittadini a rivolgersi esclusivamente ai canali ufficiali: CUP e numeri regionali verificati, il portale Prenotasalute e siti istituzionali delle Ats e Asst e Irccs».
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