Vendite senza scontrino e cantiere fantasma le priorità

Vorrei mandare questa lettera aperta al sindaco di Cremona. «Caro Gianluca, ti faccio i complimenti per l’elezione, convinto che sopporterai bene il fardello che ti sei accollato. Potevo dirti di persona, come collega, le cose che ti scrivo qui, sull’unico quotidiano della città, ma desidero che queste mie abbiamo una forma pubblica e ufficiale, trattando cose che sono tutt’altro che tangenziali alla situazione attuale : commercio e viabilità. E per questo ti invito ad interessartene. Da qualche tempo commercianti ed ambulanti extra comunitari vengono «bastonati» ( i secondi a volte non solo metaforicamente, anche se non a Cremona), per uno scontrino non fatto o per la vendita di prodotti taroccati. Tutto giusto, la legge è la legge.
Ed allora come mai Cremona è invasa da camion che vendono frutta senza scontrino ne garanzie di igiene senza che nessuno intervenga? Qualche dotto mi ha e-dotto tempo fa che tutto questo era legale perché si vendeva dal produttore al consumatore (filiera corta). Ieri ho acquistato una cassetta di ciliege da un gruppo di persone che erano sicuramente provenienti da una regione del nostro Sud. Il tizio che mi ha dato il resto aveva in tasca un mazzo di banconote che assommava almeno a 1.000 euro, pensa a quante tasse evase. Secondo punto: i lavori in via Persico al passaggio a livello, che la giunta Perri ha meritoriamente avviato. Siamo al secondo anno di lavori, questi sono ben lungi dall’essere terminati, con code infinite e tutto quello che ne consegue in via Brescia, e spesso il cantiere sembra un cantiere fantasma senza nessun operaio al lavoro. Il ponte di Oresund, tanto per fare un esempio eclatante (lungo 16 chilometri) che collega Svezia e Danimarca , lo hanno costruito in 5 anni, ma come è lapalissiano, altre latitudini, altre culture altro senso dello Stato e del bene pubblico.
Franco Guarneri

(Cremona)