CALCIO
19 Settembre 2021 - 22:40
PARMA - Il maestro Pecchia supera l’allievo Maresca che è rimandato all’esame di febbraio 2022 allo stadio Zini per la gara di ritorno. La lezione è di quelle che vanno annotate e studiate molto bene per non incappare negli stessi errori. La Cremonese per un’ora e passa sale in cattedra e parla approfonditamente di tattica, di organizzazione in campo e di smarcamento negli spazi e come supplemento aggiunge pratici fascicoli su come si va a bucare la rete avversaria. È piaciuto meno invece il capitolo su come si realizzano i rigori nonostante l’arbitro abbia concesso la possibilità di spiegarlo due volte.
Allo stadio Tardini la Cremonese incanta ancora una volta e dichiara che all’esame di maturità ci sta arrivando molto preparata. E il banco dei grigiorossi è sempre più vicino ai primi della classe non solo come voti, ma anche per grande applicazione e concentrazione. Il maestro Pecchia all’inizio del match deve rinunciare a Buonaiuto, anche lui messo ko da una improvvisa indisposizione, ma propone in campo una Cremonese speculare al Parma e dunque toglie il trequartista alle spalle di Di Carmine che ha più campo da coprire, ma anche spazi più liberi per venire a prendersi la palla oppure per creare spazi ai compagni.
La presenza di Fagioli fin dal primo minuto aggiunge tecnica ed eleganza al fosforo di Castagnetti e alla solidità di Bartolomei alzando un muro che è il primo baluardo contro le avanzate dei crociati. Il Parma infatti incontra subito ostacoli quando esce dalla propria area e per aggirare il problema a volte si vede costretto al lancio lungo che disinnesca la pericolosità dei suoi uomini offensivi. L’idea di Pecchia è portata all’apice però dall’approccio di tutta la squadra che alza il baricentro e aggredisce gli avversari costringendoli a sbagliare. La rete di Fagioli che cambia volto alla gara già dopo 4 minuti nasce proprio da una rapina a mano armata sulla trequarti parmense. Per almeno mezz’ora il Parma resta lontano dall’area grigiorossa e si presenta solo con un calcio di punizione dal limite. Troppo poco per una squadra che in casa, davanti al oltre 5mila spettatori cerca la continuità di risultati. È la Cremonese che ha in mano il pallino del gioco e dopo Fagioli tocca a Vido, altro ragazzo all’esordio da titolare in campionato, mettere al sicuro il risultato. L’attaccante è ben posizionato quando il cross di Valeri è deviato dalle sue parti. La Cremonese resta alta, ma soprattutto si tiene compatta in trenta metri di campo e per i crociati è buio pesto.
Nella ripresa è logico attendersi la reazione immediata che non si fa attendere molto. I primi palloni del Parma cominciano ad attraversare l’area grigiorossa ma è ancora Fagioli il protagonista che regala alla Cremonese un buono omaggio per chiudere la gara. Con un dribbiling dei suoi annebbia la vista ai difensori del Parma che lo stendono. Volpi concede il rigore e Di Carmine ha la possibilità di timbrare la prima rete in grigiorosso. Il tiro è intercettato da Buffon ma dal Var richiamano Volpi perché Schiattarella è entrato con eccessiva foga in area. Il rigore va ripetuto ma Di Carmine stavolta manca proprio lo specchio della porta. È il segnale che sveglia il Parma. La squadra di Maresca cambia passo e la gara sale di ritmo oltre che di tensione. Un battibecco tra Pecchia e Vazquez vale il rosso per entrambi e il Parma in dieci decide di dare tutto. Mihaila si scatena sulla fascia e con la sua velocità rimette in bilico il risultato. Segna un gol infilandosi nelle maglie della difesa grigiorossa lasciate troppo larghe e poi tenta il raddoppio in fotocopia fortunatamente senza successo. Ancora una volta, una gara che la Cremonese aveva tenuto in ghiaccio riserva un finale di sofferenza. Memori di quanto accaduto sette giorni prima contro il Cittadella i grigiorossi sanno cosa devono fare e si calano perfettamente nella parte. Un’altra lezione contro un Parma ferito che prova il tutto per tutto ma che alla fine si deve arrendere dopo aver concesso un tempo intero ai grigiorossi che non si sono fatti pregare troppo. Pecchia era curioso di vedere come avrebbe reagito la squadra e ha ottenuto il segnale che voleva. C’è poco altro da aggiungere, se non che si torna a Cremona ammirando una classifica che ha messo la Cremonese tra i primi banchi della classe.
PARMA - CREMONESE 1-2 (0-2)
PARMA (4-3-3): Buffon 6.5; Sohm 5 (1' st Coulibaly 6), Danilo 5.5, Cobbaut 4.5, Delprato 5.5; Juric 6, Schiattarella 5.5 (21' st Brunetta 6), Vazquez 4; Man 5 (39' st D.Iacoponi sv), Inglese 6, Mihaila 6.5 (41' st Correia sv) In panchina: Colombi, Dierckx, Zagaritis, Busi, Valenti, Bonny. Allenatore: Maresca 5
CREMONESE (4-3-2-1): Carnesecchi 6.5; Sernicola 6, Bianchetti 5.5, Okoli 6.5, Valeri 7; Bartolomei 6 (34' st Nardi sv), Castagnetti 7, Fagioli 7; Gaetano 6 (34' st Crescenzi sv), Vido 6.5 (14' st Zanimacchia 6); Di Carmine 5.5 (29' st Ciofani 6) In panchina: Ciezkowski, Sarr, Fiordaliso, Collodel, Ravanelli, Meroni, Dalle Mura, Deli. Allenatore: Pecchia 6.5
ARBITRO: Volpi di Arezzo 6.5
RETI: 3' pt Fagioli, 34' pt Vido, 24' st Mihaila
NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 5580 circa. Al 9' st Di Carmine ha sbagliato un calcio di rigore. Espulsi al 28' st Vazquez (P) e l’allenatore Pecchia (C). Ammoniti: Bianchetti, Sernicola, Vazquez, Mihaila, D.Iacoponi. Angoli: 2-4. Recupero: 1'; 7'.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Direttore responsabile: Marco Bencivenga