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Incontro: "Croce e Gentile. I due Manifesti del 1925"

Attività dell''Università della Terza Età e del tempo Libero

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02 Maggio 2025 - 16:38

Incontro: "Croce e Gentile. I due Manifesti del 1925"

Lunedì 5 maggio, alle 16.30, presso la Sala conferenze della Società Filodrammatica Cremonese, nell'ambito dell'attività dell'Università della Terza Età e del tempo Libero "Luigi Grande" APSGianpiero Goffi parlerà di "Croce e Gentile. I due Manifesti del 1925".

ll 1925 rappresenta, forse ancor più del 1922, un anno cruciale per la storia d'Italia, perchè il governo guidato da Benito Mussolini si trasforma a pieno titolo in dittatura, in regime fascista. È anche l'anno della rottura, mai più ricomposta, fra i due maggiori filosofi neo-idealisti del Novecento italiano, Benedetto Croce (1866-1952) e Giovanni Gentile (1875-1944) che insieme avevano dato vita, nel 1902-1903 alla rivista 'La Critica', dividendosi i compiti: più filosofici i contributi di Gentile, più letterari quelli di Croce.

Oltre le divergenze filosofiche e sulla Prima guerra mondiale (interventista Gentile, neutralista Croce), a dividerli definitivamente sarà proprio il loro porsi, in quell'anno, di fronte al fascismo. I loro due 'Manifesti' ne sono l'emblema e raccolsero nel 1925 le adesioni, per l'uno o per l'altro, di diversi intellettuali italiani.

Gentile redasse il “Manifesto degli intellettuali italiani fascisti agli intellettuali di tutte le Nazioni”, pubblicato il 21 aprile.

Croce reagì con un contromanifesto dal titolo “Una risposta di scrittori, professori e pubblicisti italiani al Manifesto degli intellettuali fascisti”, uscito il 1° maggio e passato alla storia come “Manifesto degli intellettuali antifascisti”.

Il Manifesto di Gentile è stato considerato come il primo tentativo di sistemazione teorica del fascismo, il cui punto di arrivo sarà la voce “Fascismo” dell'Enciclopedia italiana Treccani, impresa editoriale e culturale curata dallo stesso Gentile.

Quello di Croce raccolse invece le firme di esponenti di distinte e talora distanti posizioni culturali, politiche e religiose: liberali conservatori come lo stesso Croce, popolari, democratici radicali, socialisti non massimalisti; non credenti, cattolici, ebrei, accomunati nella difesa della dignità della cultura e delle libere istituzioni.

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