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Bentornato Troy

Il ritorno di Bell in serie A e al PalaRadi

Michele Talamazzi

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talamazzi@gmail.com

10 Aprile 2013 - 16:31

Bentornato Troy

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Nella giornata in cui la Vanoli Cremona ha festeggiato la quarta salvezza in serie A, a gioire c'era anche Troy Bell.

Uno che sulla massima serie dei biancoblù può rivendicare un bel po' di diritti d'autore. A lui sono legate le immagini della prima salvezza, ma soprattutto quelle della promozione in serie A della Vanoli, su tutte lo scippo a Rowe in gara al PalaSerradimigni. Ieri Bell ha fatto il pieno di applausi ed emozioni: prima della standing ovation del PalaRadi, quella di Reggio Emilia, dove a mezzogiorno ha schiantato Sassari con 28 punti in 24 minuti.

Con i sardi sembra quasi avere un conto personale aperto, non saziato dalla finale promozione del 2009: il 29 marzo di quell'anno, nonostante 30 suoi punti l'allora Soresina cedette al supplementare, con Troy che sull'ultimo tiro reclamò invano il contatto di Whiting. Quella sera era talmente arrabbiato che nel post partita non voleva nemmeno scendere dal pullman per entrare al ristorante. Chi l'ha conosciuto, può confermare che per far arrabbiare Troy ce ne vuole.

Ieri come allora, ha dato prova di un talento 'naturale' nel fare canestro del tutto particolare. Dell'anno della promozione c'è un frame significativo, d'un allenamento in cui Cioppi voleva vedere una situazione specifica nel corso dell'azione, ma Bell, che l'azione l'iniziava, in uno dei suoi momenti di 'onnipotenza' segnò 9 canestri di fila. Cioppi in un primo momento sembrò prendersela con Rossetti, ma poi si rese conto che l'italiano meglio di così non poteva difendere, e allora chiese gentilmente a Bell, tra l'imbarazzato e compiaciuto, se poteva smetterla...

Non è il giocatore più completo che ci sia dal punto di vista tecnico, atleticamente è nella norma, ma se si tratta di fare canestro la guardia di Minneapolis ha pochi eguali in Italia.

Ecco perché fa un po' specie pensare alla sua parabola degli ultimi anni, passata dalla Francia e costretta a ripartire dalla Legadue, due volte in corsa (Reggio Emilia e Sant'Antimo, entrambe salvate) prima di convincere qualcuno (Barcellona) a dargli una chance da settembre, sempre nel secondo campionato. Su di lui abbiamo sentito di tutto: i problemi alle ginocchia, condiziona troppo l'attacco, difende poco, fisicamente in serie A fa fatica. Dubbi legittimi, in parte forse veri, ma che lui continua a dissipare facendo ciò che sa fare meglio: canestro. In sette partite dal suo ritorno a Reggio, tira col 60% indistintamente da 2 e da 3, e delle quattro gare in cui ha passato i 20, la Trenkwalder ne ha vinte 3 ed ora ha i playoff in mano.

Sia chiaro, non è improvvisamente diventato il miglior giocatore di serie A, ne fino ad un mese fa era il grande emarginato. Però, come nel finale della prima stagione cremonese di serie A, Bell sta dimostrando che il suo posto è questo. L'unico cruccio sarebbe stato non rivederlo al PalaRadi, visto che il ritorno di Vanoli-Trenkwalder, a fine mese, sarà a Reggio Emilia. A toglierlo ci ha pensato sempre lui, arrivando a prendersi l'abbraccio dei cremonesi in un giorno di festa.

E allora bentornato Troy, a Cremona e in serie A.
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